Approvate nei giorni scorsi le modifiche alla legge regionale 3/94 della Toscana. Ascoltate le richieste della Confederazione in particolare sulla segnatura dei capi di migratoria e i capanni per le squadre di caccia al cinghiale
La Confederazione Cacciatori Toscani (Federcaccia, ANUUMigratoristi e ARCT - Associazione Regionale Cacciatori Toscani) ringrazia pubblicamente i componenti delle commissioni Ambiente e Sviluppo economico e rurale che nel corso della seduta congiunta di martedì scorso hanno approvato alcune modifiche alla legge regionale 3/1994 sull’attività venatoria in Toscana, per aver accolto le richieste e i suggerimenti avanzati nel corso dei lavori.
In particolare salutiamo con piacere l’approvazione di una norma di buon senso e di diritto come quella che chiarisce le modalità di segnatura sul tesserino venatorio della selvaggina, specificando che questa debba avvenire subito dopo l’abbattimento accertato ovvero nel momento in cui il cacciatore verifica personalmente l’effettivo abbattimento del capo e provvede al recupero dello stesso, così come da noi richiesto fin dall’indomani della modifica della legge nazionale 157/92.
Altra norma su cui da tempo la CCT si è impegnata, quella sui manufatti per la caccia. Grazie alla modifica dell’articolo 34 bis, la realizzazione di manufatti - sempre nel rispetto delle norme in materia di governo del territorio rurale - è ora permessa non solo per le attività agricole amatoriali e per il ricovero degli animali domestici, ma anche per l’esercizio di alcuni tipi di caccia, come ad esempio quella al cinghiale.
Due modifiche che vanno a soddisfare le esigenze e semplificare l’attività di moltissimi cacciatori toscani.
Un risultato dovuto all’impegno e all’attenzione costanti della CCT con un lavoro di confronto continuo con le Istituzioni e non certo frutto di improvvisazione o di richieste dell’ultimo minuto.
(Confederazione Cacciatori Toscani)