Le associazioni venatorie
Libera Caccia, Arci Caccia , Italcaccia , Enalcaccia e Federcaccia sono contrariate per le modifiche apportate dalla Giunta Regionale al
calendario venatorio 2017 - 2018 che – dichiarano le stesse in una nota - rispetto a quello concordato con gli uffici e con l’Assessore, dopo vari incontri con gli stessi, presenta non
poche variazioni tutte restrittive per il mondo venatorio.
In particolare lamentano la diversa adozione, in termini di date e tempi del prelievo venatorio per le specie
quaglia, colombaccio, tordo, beccaccia e lepre rispetto alle proposte delle associazioni dei cacciatori.
“Tra l’altro – evidenziano le associazioni -
la stessa tipologia di carniere è stata regolarmente recepita e deliberata nei calendari venatori di altre regioni d’Italia, anche limitrofe alla nostra. Cosi come suggerito dai rappresentanti del mondo venatorio lucano, infatti, per il prelievo delle diverse specie è previsto dalle normative il discostamento dal parere Ispra in presenza di adeguate motivazioni. Difatti, proprio per la presenza delle motivazioni necessarie, in diverse regioni in cui sono stati impugnati i calendari venatori, i Tribunali Amministrativi Regionali hanno dato ragione alle amministrazioni regionali".
"La bozza portata in Giunta - evidenziano le associazioni - era corredata dalle diverse motivazioni di scostamento dalle indicazioni Ispra che, vogliamo ricordarlo, non sono pareri vincolanti, seppur obbligatorio acquisire. Temiamo che le probabili spinte di impugnazione del calendario provenienti dai soliti faccendieri o da associazioni a loro legate, abbiano indirizzato la Giunta a seguire la strada della piena attuazione delle indicazioni dell’Ispra che però, come tutti sanno, sono delle indicazioni generali non confacenti alle diverse realtà del Paese”. Le associazioni venatorie invitano la Regione Basilicata a voler verificare, presso il Tar, le motivazioni per le quali ancora impediscono la pubblicazione della sentenza riferita al ricorso contro il vecchio calendario venatorio 2016/2017.
“In assenza di un positivo riscontro – concludono le stesse associazioni - si valuterà l’opportunità di procedere con una manifestazione di protesta da parte di tutti i cacciatori di Basilicata”. L’Assessore alle Politiche Agricole e Forestali Luca Braia e l’Ufficio Caccia incontreranno nuovamente oggi, lunedì 31 luglio, alle ore 15.30, le associazioni venatorie sui temi esposti nel comunicato.