Mauro Corona ha subito un'effrazione del proprio domicilio. Tutto è avvenuto nella notte tra sabato e domenica 30 luglio a Erto, dove Corona vive e lavora. Un gruppo di vandali ha sfondato la vetrata dello studio, utilizzando una statua dello stesso artista, che si trovava all'esterno. I responsabili non sono ancora stati identificati ma le immagini riprese da alcune telecamere di videosorveglianza potrebbero presto rivelare le loro identità.
Secondo Corona si tratta di un gruppo di giovani che ogni anno prendono parte ad un torneo sportivo e che la sera, ubriachi, si dedicano ad atti incivili di vario tipo. Il suo racconto è decisamente sopra le righe, evidentemente ancora sconvolto dall'accaduto.
"Qui c'è un piccolo torneo di calcetto. Arrivano giovani da ogni parte del Friuli e del Veneto e ogni volta questi sciagurati senza arte né parte, senza principi etici, senza morale, dei maleducati, combinano qualcosa. L'anno scorso si sono picchiati e sono finiti all'ospedale, questa volta è toccato a me. Alle 3 e otto minuti, ero nello studio (io dormo tra le mie statue e i miei libri) ma non dormivo. Ho sentito tre o quattro che fargugliavano davanti a casa e ho detto 'sono ubriachi, transitano e bon', invece ho sentito poi che trascinavano una statua mia di bronzo. Il tempo di mettere la testa fuori dal separè e ho visto che lanciavano la statua sulla vetrata, frantumandola. Alchè ho cominciato a urlare 'bastardi' e ho preso la scure e se avessi potuto avrei caricato il fucile. Li ho inseguiti, li avrei fatti fuori. Non è tanto per il danno economico della vetrata e della statua, è l'effrazione morale, è la violenza sul privato. Siccome le famiglie non sono riusciti ad educarli, li avrei educati io a colpi d'ascia. A casa mia sparo”.
Ce l'avevano con Corona, perchè? In attesa di saperne di più, ci limitiamo a prendere atto di quello che ha raccontato lui stesso, giovani senza arte ne parte in cerca di bravate. E infatti pare non se la siano presa solo con il suo studio, ma che nella stessa notte i vandali abbiano colpito anche in altre zone del paese.
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