È quello che ci perviene dalla Commissione Ambiente del Senato sull’annoso problema dell’annotazione sul tesserino del capo di selvaggina abbattuto che, invece, dovrebbe essere segnato sul tesserino solo all’atto dell’avvenuto recupero.
L’ANUUMigratoristi, recependo le unanimi richieste pervenute da tutti gli interessati, ha sollecitato l’intervento del Governo pervenendo così all’O.d.G. n. G/2834/3/14 da parte del Senato, con il parere favorevole dello stesso, che ha fatto proprio il pensiero del Sen. Franco Mirabelli perché si ponga fine a questa difficile imposizione senza alcuna logica motivazione.
E, invero, si legge nell’O.d.G. “la locuzione di cui al citato articolo 12-bis “subito dopo l’abbattimento” ha dato adito a diverse interpretazioni e applicazioni da parte delle regioni e difficoltà oggettive e pratiche nell’adempimento da parte dei cacciatori a seconda delle diverse forme di caccia. Infatti, una sua interpretazione nel senso di dover provvedere all’annotazione ancor prima del recupero appare priva di senso, anche ai fini del controllo degli organi di vigilanza, poiché non vi sarebbe corrispondenza tra capi segnati e capi in possesso dei cacciatori. D’altra parte, interpretando l’obbligo di annotazione come da effettuarsi dopo il recupero e ritenendo obbligatorio recuperare il capo subito dopo l’abbattimento, sorgono difficoltà dovute alle forme di caccia: basti pensare alla caccia agli acquatici da capanni galleggianti o ai colombacci da palchi sopraelevati sugli alberi, ove ogni spostamento comporta una percentuale di rischio che non ha senso innalzare moltiplicando le uscite per l’immediato recupero ai fini dell’annotazione sul tesserino. Inoltre, le cacce vaganti, in particolare alla migratoria, rendono di per se stesse difficoltoso estrarre ogni volta il tesserino in qualsiasi condizione meteo, con il rischio di un suo deterioramento e necessità di sostituzione alle condizioni determinate dalla legge.”
Pertanto l’O.d.G. (approvato e accolto dal Governo in ogni sua parte) nella sua ampia motivazione ha precisato che l’annotazione sul tesserino (come ha già fatto la Regione Liguria, seguita dalla Toscana) “deve essere effettuata dopo l’abbattimento ‘e l’avvenuto recupero’, al fine di ovviare alle predette conseguenze derivanti dalle diverse possibili interpretazioni della norma vigente e garantire al contempo l’esigenza primaria di rendicontare con precisione il numero di capi prelevati con specie a fini statistici e gestionali.”
L’ANUUMigratoristi si chiede se finalmente non ritornino il buon senso e la logica nel proporre cose giuste.
(Anuu Migratoristi Stampa)
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