Sandra Gori è una giovane cacciatrice aretina, una mamma e un'imprenditrice. A soli 28 anni concilia tutte queste attività egregiamente, con grande tenacia e passione. Pratica la caccia al cinghiale in braccata, un'attività che le ha permesso di conoscere in maniera approfondita la fauna e l'ambiente delle bellissime zone in cui vive.
Alla caccia è legata fin da piccolina, quando ha cominciato a seguire il padre. “E' sempre stato un grande cacciatore e ha sempre avuto la passione per la caccia e per i cani. A volte quando ritornavo da scuola andavo io nel canile perché lui era a lavoro e rientrava tardi. Questo ha contribuito a creare un legame fortissimo e bellissimo. Gestiamo insieme i nostri cani, anche se lui ha la sua bellissima muta ed io la mia”.
Anche la sua attività lavorativa ha a che fare con la caccia e la cinofilia: ha un centro di assistenza e vendita di collari satellitari e sistemi gps. “Con il mio lavoro di cacciatori ne vedo e frequento tanti: siamo una grande famiglia, in cui ci si rispetta e si ci si stima”.
ll marito, come lei, pratica la caccia al cinghiale (è una posta) e probabilmente, quando sarà il momento anche il piccolo di casa, che oggi ha solo 5 anni, non vedrà l'orda di intraprendere questa strada. La mamma, per lo meno, ha le idee chiare.
“La caccia – ci dice – contribuisce alla salvaguardia della fauna selvatica e dell'ambiente”. Ma è anche un'attività educativa: “ci insegna a conoscere la natura e a rispettarla, godendo dei suoi frutti”.