Il Consiglio r egionale del Veneto ha approvato il disegno di legge, di iniziativa della Giunta, che trasferisce alla Regione le competenze in materia faunistico venatoria. L'aula ha accolto un Ordine del Giorno che riconosce la specificità di Belluno per alcune competenze, impegnando la Giunta ad attuare modalità di partecipazione della Provincia di Belluno alla programmazione e a coinvolgere nella pianificazione e gestione delle attività le associazioni e gli organismi di rappresentanza del territorio bellunese.Erika Baldin (M5S) esprime “soddisfazione per l’Ordine del Giorno che riconosce la specificità della provincia di Belluno, attribuendo al territorio locale alcune competenze gestionali in materia faunistico – venatoria”. - See more at: http://www.consiglioveneto.it/crvportal/pageContainer.jsp?p=84&n=81&c=5&e=91&t=1&idEvento=8457#sthash.WB2zuig4.dpuf
Ad illustrare il provvedimento in aula è stato il relatore Sergio Berlato, il quale ha spiegato che “in seguito al nuovo assetto amministrativo in materia di pianificazione e gestione faunistico-venatoria, derivante dalla inclusione di tali materie e ambiti operativi nelle ‘funzioni non fondamentali’ in capo a Province e Città Metropolitana di Venezia, all'interno della riforma complessiva del medesimo livello istituzionale, in attuazione della Legge n. 56/2014 (‘Legge Delrio’), è stata promulgata la L.R. n. 19/2015, con cui si è provveduto ad una prima ridefinizione del quadro a livello regionale, a partire dalla riallocazione del personale impegnato e coinvolto dalle predette ‘funzioni non fondamentali’. Con la promulgazione della L.R. 30/2016, si vuole ora riorganizzare le funzioni sin qui delegate al livello provinciale, attraverso la presa in carico delle stesse da parte della Regione e la conseguente rimodulazione della loro attuazione tra il livello centrale e quello periferico della struttura organizzativa regionale. Le specifiche competenze ed attribuzioni tra il livello regionale e quello provinciale sono state infatti, di fatto, radicalmente modificate con la ‘Legge Delrio’, che ha previsto per tutte le competenze in materia di caccia la qualificazione, per Province e Città Metropolitana, di ‘materia non fondamentale’”.
Secondo il correlatore, Graziano Azzalin (PD), Giunta e Lega, a seconda della convenienza politica del momento reclamano diverse forme di autonomia. "Fanno del referendum per l’autonomia del Veneto una battaglia politica - ha dichiarato - , ma poi, di fatto, negano la stessa autonomia nei territori. Non era necessario avocare le competenze in capo alle province in materia di caccia e pesca. In realtà, i presidi territoriali forniscono migliori garanzie per una corretta gestione faunistico – venatoria”.
"Credo che molte polemiche siano esagerate - ha risposto l'Assessore Giuseppe Pan -, questa legge vuole essere soltanto uno strumento per la corretta programmazione e gestione faunistico-venatoria, al netto delle pur legittime schermaglie politiche. Un coordinamento regionale è necessario ma la gestione continuerà a essere riconosciuta ai territori".
Giampiero Possamai (LN) ha dichirato: “è giusto riconoscere la specificità della provincia di Belluno, un territorio che conosco bene, come anche l’ambiente della caccia. In un periodo di transizione delle competenze, come quello che stiamo vivendo, i cacciatori sono molto interessati al contenuto delle scelte che verranno adottate, ma non dell’Ente che eserciterà di fatto le competenze amministrative e gestionali. La comunità bellunese e il mondo associativo locale dovrebbero essere chiamati a partecipare direttamente, in alcuni ambiti, alla pianificazione legislativa e gestionale in materia faunistico – venatoria”.
Al termine della discussione e dell’esame degli emendamenti presentati, il Progetto di Legge è stato approvato con 29 voti favorevoli, 10 contrari e 7 astenuti. |