Un
convegno svoltosi venerdì 6 marzo nella sala consiliare del comune di Casazza (BG) ha trattato il tema del
continuo aumento del numero di cinghiali in tutte le prealpi Orobiche. Secondo quanto illustrato la presenza dei cinghiali ha ormai raggiunto
un numero ben al di sopra di quanto la Regione e la Provincia potessero prevedere anche solo poco tempo fa.
Luigi Pisoni, assessore all'agricoltura, Caccia e Pesca della provincia di Bergamo ha definito la situazione un
“allarme sociale”. I toni durante l'assemblea si sono poi particolarmente accesi quando
alcuni agricoltori hanno rimproverato alla categoria dei cacciatori di non impegnarsi adeguatamente negli abbattimenti, soprattutto in presenza di piccoli e femmine gravide. Allo stesso tempo nel mirino sono finite
le istituzioni amministrative provinciali e regionali,
accusate di non aver messo in campo le opportune risorse per combattere e prevenire questa situazione. Anche se Pisoni ha tenuto a sottolineare che
i capi abbattuti negli ultimi anni sono praticamente raddoppiati, 87 nel 2008, 21 sono già quelli del 2009.
Durante il convegno sono state
illustrate alcune ipotesi di soluzione su cui si sta ancora lavorando come la
mappatura dei terreni, l'istallazione di trappole o reti a conduzione elettrica, l'adozione sperimentale della pillola anticoncezionale (un progetto su cui sta lavorando l'università di Oxford).