Grazie ad una
collaborazione messa in atto tra le associazioni venatorie dell'imolese e il
Nuovo Circondario, ente pubblico che unisce il territorio, i cacciatori sono stati direttamente coinvolti nelle azioni di
monitoraggio del lupo. Domenico Errani, delegato al Circondario per la programmazione faunistica ha spiegato
l'importante ruolo che stanno svolgendo. "Il mondo dei cacciatori è stato troppo spesso messo da parte da pregiudizi - commenta -. In realtà in questi otto mesi di
monitoraggio della fauna selvatica, con dispositivi a infrarossi,
sono proprio le associazioni venatorie ad aver giocato un ruolo importante, mettendo a disposizione il loro impegno e le loro conoscenze. Federcaccia ha contribuito anche materialmente all'acquisto di questi costosi macchinari". Un progetto importantissimo soprattutto in questa zona in cui gli
attacchi dei lupi alle greggi si stanno moltiplicando. Non più di due settimane fa
Coldiretti si appellava alle istiituzioni affinchè si prendessero
provvedimenti urgenti per il controllo e la prevenzione dei danni all'agricoltura “Procedure più snelle e veloci per il
risarcimento danni – dichiarava Alessandro Scala, Segretario di Zona di Coldiretti Imola - ma soprattutto
prevenzione del fenomeno ed un monitoraggio della fauna selvatica. Non c'è pace per gli allevamenti delle nostre colline”.
In questa zona, dove le
licenze di caccia si moltiplicano di stagione in stagione (sono più di 2000 nel solo circondario imolese), il mondo venatorio è stato considerato per una buona volta anche per quello che può dare alla comunità, u
n approccio positivo, che siamo convinti, sarebbe utile per tutti riproporre anche altrove.