Anche in Sardegna ricorso animalista contro il calendario venatorio. A presentarlo l'associazione Gruppo d'Intervento Giuridico che ha impugnato al Tar la parte che regolamenta la caccia alla lepre sarda e alla pernice sarda. Il provvedimento, argomentano gli animalisti, prevede per le due giornate di caccia previste (24 settembre e 1 ottobre 2017) un "carniere" potenziale complessivo di 71.974 Lepri sarde e 143.948 Pernici sarde per i 35.987 cacciatori autorizzati alla caccia in Sardegna secondo gli ultimi dati ufficiali disponibili (piano faunistico-venatorio della Sardegna in corso di approvazione).
La caccia alla Lepre e alla Pernice sarda, dicono gli ecologisti, è stata autorizzata nonostante la consistenza delle rispettive popolazioni non siano puntualmente conosciute, pur definite "tendenti alla diminuzione" dallo stesso Piano faunistico-venatorio isolano.
"Inoltre - si legge in una nota -, la stessa Regione ha dichiarato il conclamato stato di grave siccità ed eccezionale avversità atmosferica e ci vuol poca immaginazione per comprendere quali danni possa aver arrecato alla fauna selvatica, per giunta acuiti da disastrosi incendi estivi che han portato a esser percorsi dal fuoco in Sardegna nei primi 7 mesi del 2017 circa 9 mila ettari a causa di 2.150 incendi, di origine dolosa o colposa". (SardegnaOggi)