In vista della riunione del 28 agosto convocata dalla Regione Campania, in due comunicati distinti, (uno di Anuu, Arcicaccia, Eps e Italcaccia e l'altro di Enalcaccia, Federcaccia e Libera Caccia) le associazioni venatorie campane ribadiscono la propria contrarietà alla sospensione della caccia in preapertura. Come già fatto in precedenza ai funzionari regionali le associazioni fanno notare che, ad eccezione della tortora, comunque cacciabile per tre giornate e con carniere ridotto, le pochissime specie oggetto di preapertura sono problematiche e abbondanti, per cui anche Ispra ha dato parere positivo al controllo numerico.
In Campania nessuna emergenza siccità. “L’osservatorio del Ministero dell’Ambiente, rispetto alla problematica della siccità – fanno notare Anuu, Arcicaccia, Eps e Italcaccia -, pone una severità critica elevata per il Lazio, Umbria e le Marche, media per l’Abruzzo, nulla per la Campania”.
Ad ogni modo, qualora la Regione decida di rinviare la stagione Enalcaccia, Fidc e Anlc chiedono “che il rinvio si limiti solo alla fase di preapertura; che, in ogni caso, a decorrere dal 1° settembre sia consentito l’allenamento dei cani da ferma, cerca e seguita sul territorio di caccia programmato della Regione, come per altro suggerisce lo stesso ISPRA; Che l’eventuale rimodulazione del Calendario Venatorio fissi l’apertura della stagione venatoria alla 3° domenica di settembre, riportando a quella data non solo le specie già previste in pre-apertura ma altresì tutte le specie stanziali e migratorie che nella proposta di C.V. inviato dall’Ufficio Regionale all’ISPRA per il parere erano già previste alla 3^ domenica di settembre, non essendovi alcuna motivazione ostativa di ordine giuridico, scientifico, normativo e tecnico al loro spostamento al 1° di ottobre”.
Anche Anuu, Arcicaccia, Eps e Italcaccia chiedono l'avvio dell'addestramento cani il primo settembre, così come – scrivono - contenuto anche nel parere dell’Ispra al Calendario Venatorio Campania 2017-2018.
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