Pur di farsi ascoltare gli animalisti le sparano grosse. Secondo il recente comunicato delle Ong Enpa, Lav, Lipu e Lndc (vedi Il Sole 24ore), negli incendi di quest'estate avrebbero perso la vita qualcosa come 40 milioni di animali selvatici. A cui si aggiungerebbero quelli oggetto dell'anticipo della stagione venatoria, a settembre. Un'ecatombe, insomma a cui solo loro, paladini dell'ambiente e protettori del creato, si oppongono. Come hanno fatto a contarli? Sono andati sui campi arsi dal fuoco a raccogliere prove scientifiche dei resti carbonizzati? No. Anche perché non ne avrebbero trovati.
La cifra è ottenuta da una fantomatica moltiplicazione delle potenziali vittime stante la presenza di animali, di media, in un ettaro di terreno. Ecco quindi che, ipotizzando 400 animali in ogni ettaro andato in fumo nel 2017 e moltiplicando (a capocchia?) il tutto per il totale degli ettari percorsi dal fuoco, si ottiene la strabiliante cifra. Non è dato sapere se tra gli “animali” siano stati contati anche lombrichi, ragni e lucertole e se siano stati per caso non conteggiati quelli che dal fuoco sono in grado di scappare. Non sarebbe coerente visto l'appello alla chiusura della caccia.
Vogliamo fare il loro gioco. Dato per acquisito che la superficie quest'anno percorsa dagli incendi sia effettivamente di 117.579 mila ettari di boschi e che si siano persi ben 40 milioni di animali, vediamo un po' quanti altri animali rimangono (rimarrebbero) vivi e vegeti.
Allora: considerato che la SAU (Superficie Agricola Utilizzata) corrisponde a più di dodici milioni di ettari, considerato che il rapporto fra territorio percorso dal fuoco e SAU corrisponde all'incirca a 1/108, insomma, se non abbiamo sbagliato, resterebbero illesi, a disposizione di tutti, cacciatori compresi, 4-5 miliardi di animali circa. Tanti quanti ne basterebbero per tacitare anche l'animalista più sfegatato.Quando si dice l'imbecillità della gente. E ci riferiamo a coloro che creduloni o furbacchioni, giornalisti e opinion leader compresi, danno credito o si fanno infinocchiare da certa gente.