Entra nel vivo il progetto di studio sulla lepre italica promosso dalla Federcaccia in Sicilia. Trentadue cacciatori il 23 agosto scorso hanno ottenuto le prime abilitazioni al prelievo sperimentale, che prevede attività di monitoraggio della specie.
Il progetto sperimentale triennale "Verso il prelievo venatorio sostenibile della Lepre italica in Sicilia", promosso dal Centro Studi nazionale Fidc, in collaborazione con l'Università di Palermo nella persona del Prof. Mario Lo Valvo, è stato approvato dalla Regione Siciliana su parere favorevole dell'ISPRA. Scopo principale di questo progetto è di superare le difficoltà che da alcuni anni impediscono di cacciare la specie sull'Isola per mancanza dei dati richiesti espressamente dall'ISPRA.
All'iniziativa hanno aderito liberamente tutti i cacciatori a prescindere dall'Associazione di appartenenza. Sulla base della residenza venatoria dei cacciatori, per quest'anno il prelievo sarà limitato ad alcune aree delle province di Palermo, Agrigento e Messina; nei prossimi anni l'attività sarà estesa ad altre province. La possibilità di abbattere la specie dipenderà anche dai risultati dei percorsi di monitoraggio notturno, che gli stessi cacciatori dovranno organizzare d'intesa con le Ripartizioni Faunistico Venatorie competenti per territorio.
Tutti i partecipanti sono stati abilitati al prelievo e/o al monitoraggio, ma alcuni di essi, con residenza venatoria non ricadente nelle province indicate, per quest'anno non potranno effettuare realmente il prelievo; in tutte le province i cacciatori abilitati al monitoraggio potranno comunque iniziare le attività che saranno utili per il prossimo futuro. Particolarmente interessante è il fatto che i cacciatori abilitati sono stati formati all'uso del tesserino elettronico ("XCaccia") installato sui loro smartphone, cortesemente messo a disposizione dai responsabili dell'Azienda Xvalue. Ogni abbattimento sarà quindi segnalato sul tesserino elettronico e nel momento in cui verrà raggiunto il tetto complessivo stagionale la App lo comunicherà istantaneamente al cacciatore.
Se questo progetto proseguirà positivamente, in un prossimo futuro potrà essere proposta alla Regione Siciliana un'analoga iniziativa per riammettere la Coturnice tra le specie cacciabili. Chiude Fidc nella sua nota: "questa alleanza tra i cacciatori siciliani e l'ambiente tecnico-scientifico promette quindi dei risultati molto positivi per tutti".