Nello scorso fine settimana tanta gente ha affollato fiere degli uccelli che hanno rallegrato la Valdinievole. Sabato a Pieve a Nievole e domenica in Via Nova, tanti appassionati e gente comune hanno potuto godere dello spettacolo del canto degli uccelli oppure passeggiare tra i banchi alla ricerca dell’ultimo acquisto in vista dell’imminente stagione venatoria. Insomma una bella festa, che ormai da anni viene attesa da tanti affezionati.
Eppure, qualcuno ha dovuto trovare un motivo per protestare, per cercare di gettare fango su degli importanti momenti di aggregazione. In concomitanza con le fiere, infatti, è uscita su un quotidiano online del nostro territorio, Valdinievole Oggi, e sulla cronaca di Pistoia del giornale Il Tirreno, una lettera di uno dei tanti gruppuscoli che compongono il mondo animalista. Certamente non abbiamo la pretesa che questi signori condividano le nostre posizioni, ma non possiamo tollerare di essere accusati di maltrattare i nostri ausiliari alati.
Le gabbie in cui vengono mantenuti hanno dimensioni stabilite per legge, la loro alimentazione viene curata con attenzione e, ormai, pratiche del passato, come la chiusa stretta, sono praticamente scomparse per l’avvento di nuove tecnologie. Gli animali esposti, provengono da allevamenti e sono nati in cattività. Nessun depauperamento faunistico quindi, ma un’occasione, per i non addetti ai lavori, di vedere questi uccelli da vicino e imparare a distinguerli, cosa non facile per un non cacciatore. Queste fiere, inoltre, rappresentano una vera e propria tradizione nel nostro paese, basti pensare che ven’è una che si svolge ininterrottamente dalla metà del 1200. Rappresentano uno spaccato della tradizione rurale, come la vendemmia o la lavorazione delle carni degli animali domestici. Si può essere contrari, ma sicuramente meritano rispetto.
Le Associazioni Venatorie Pistoiesi ANLC, Arci Caccia, CPE e Federcaccia