Il Tar di Palermo ha appena rigettato l'istanza cautelare di Legambiente, Wwf e Lipu con la quale si chiedeva lo stop della preapertura, il cui inizio è calendarizzato per sabato 2 settembre 2017, a causa degli incendi. Il Tar ha tenuto in forte considerazione le motivazioni portate dalla Regione e dalle associazioni venatorie, ritenendole convincenti.
Ovvero che il totale degli ettari di terreno percorsi dagli incendi, a conti fatti, non si discosta poi molto da quello delle passate annate. "Dalla documentazione ufficiale, dati SIF rilevati il 22/08/2017 - si legge nelle opposizioni al ricorso - , risulta che gli incendi validati nel 2016 riguardavano una superficie di 23.682,71 Ha, paragonabile alla superficie incendiata quest’anno che secondo le ricorrenti ammonta a circa 25.000 Ha”, sicché non vi sarebbe “nulla di eccezionale …, come vorrebbero far credere le stesse ricorrenti”".
Inoltre la fauna selvatica in Sicilia ha a disposizione molto territorio protetto per rifugiarsi. Occorre considerare, fanno notare le associazioni venatorie, che "la Sicilia ha una superficie regionale complessiva di 2.409.000 ettari e che ben 844.000 ettari sono occupati da Parchi, Riserve naturali, Oasi, ecc., ecc".
Secondo gli stessi dati richiamati dalle Associazioni ricorrenti, i recenti incendi avrebbero percorso “circa 25 mila ettari di territorio regionale” che rappresentano una “superficie pari a circa l’1% dell’intera superficie agro silvo-pastorale dell’isola”. Gli altri motivi di ricorso degli ambientalisti, saranno affrontati dal Tar il prossimo 15 settembre.
"Non posso che essere soddisfatto del lavoro equilibrato fatto dal mio assessorato che è stato riconosciuto da un giudice terzo" ha commentato l'assessore Caracolici. La preapertura in Sicilia riguarderà le specie tortora, gazza, ghiandaia, merlo, colombaccio (nei giorni 2, 3, 6, 9 e 10 settembre) e il coniglio selvatico nei giorni 2, 6, 10 settembre.