Per l'inizio della stagione venatoria in Campania, in due comunicati diversi, le associazioni venatorie regionali Federcaccia ed Eps rivolgono il proprio in bocca al lupo ai cacciatori campani.
Quello di Federcaccia Campania:
Domani 2 Settembre, in Campania ha inizio la stagione venatoria 2017/18. Poche le specie cacciabili fino al 1° Ottobre : in preapertura, solo d’appostamento, la tortora africana nei gg. 2, 3 e 6 Settembre; la gazza, la ghiandaia e la cornacchia grigia nei gg. 2, 3, 6, 11 e 14 Settembre. Dalla terza domenica di settembre, poi, sarà consentito cacciare la quaglia in forma vagante con l’ausilio del cane da ferma o da cerca per tre gg. settimanali a scelta. Dal 1° Ottobre saranno prelevabili tutte le altre specie cacciabili riportate in calendario venatorio. Va ricordato, inoltre, che nelle aree di Rete Natura 2000 SIC-ZSC-ZPS, la stagione venatoria avrà inizio il 1° Ottobre.
È un inizio, quello di domani, alquanto travagliato, che ha generato non poca confusione negli appassionati. Ormai, però, ci siamo e viviamo in maniera responsabile e serena la stagione venatoria che abbiamo davanti, sperando che essa ci regali tante emozioni ed incontri gratificanti. La dialettica insorta fra associazionismo venatorio da una parte ed associazioni animal-protezioniste dall’altra ha dimostrato l’inconsistenza delle argomentazioni di queste ultime, portate a supporto della richiesta di sospensione e limitazione della caccia.
Anche il dibattito televisivo su Rai Uno Mattina, di qualche giorno or sono, fra il rappresentante LIPU Fulvio Mamone Capria ed il vice presidente nazionale di Federcaccia Massimo Buconi, ha evidenziato l’infondatezza dei dati messi in campo dalle associazioni animal- protezioniste. Buconi infatti, intervenendo in rappresentanza del mondo venatorio, ha smontato tutti i “Numeri” che l’esponente LIPU aveva portato a supporto della richiesta di sospensione della caccia, dimostrando che i “Numeri” e le affermazioni, per essere credibili, vanno costruiti con il supporto di dati, ricerche e studi di valore tecnico- scientifico e non sulla base di emotività e pregiudizi.
E quello di Eps Campania:
PRE-APERTURA 2017 - CACCIA IN CAMPANIA in bocca a lupo!!!!! Giova ricordare che il calendario venatorio della Regione Campania non ha avuto nessuna modifica, per cui resta valido: 2-3-6 settembre Tortora africana 2-3-6-11-14 corvidi gazza, ghiandaia e cornacchia g. dal 17 settembre quaglia dal 1 ottobre apertura generale. Sarà una (preapertura) tutta dedicata ai corvidi, ritengo sia utile per la salvaguardia della fauna minore, vista l’incidenza esponenziale dei suddetti corvidi, sul nostro territorio regionale. Per quanto alla tortora (africana) ce ne sono pochissime e se vero come sembra vero che il
fine settimana sarà uggioso, anche quelle poche prenderanno il volo per il continente nero. In bocca a lupo per sabato 2 settembre a tutti i cacciatori campani!!! Vorremmo dedicare con queste parole del mitico “Rigoni Stern”, l’imbocca a lupo a tutti i cacciatori campani:
“Il paese s'è acquetato e apparentemente dorme. Solo i segugi tirano le catene nei cortili, ogni qual tanto alzano la testa e abbaiano contro le stelle; non hanno letto il calendario, pure da tante cose hanno capito che il momento è arrivato. I cani da ferma: setter, pointer, bracchi, si agitano nel sonno, che non è sonno, ma sogno della giornata che si preannuncia, e uggiolano e brontolano e fremono con le narici e le labbra. I boschi, le valli, i monti, le case, gli uomini , i selvatici sono come avvolti in un'aria misteriosa e insolita. Qualcosa di nuovo accadrà certamente domani. Molti uccelli avranno stroncato il volo, molti quadrupedi la corsa. Sarà morte per tante creature, sarà la fine di canti, di danze, di fame, di gelo. Un colpo: un'ala che si stira, una zampa che si rattrappisce: poi nulla. No, non nulla. Dall'altra parte ci sarà un uomo che raccoglierà non solamente il capo di selvaggina, ma anche tutto quello che questo era da vivo: libertà, sole, spazi, tempeste. All'uomo, inconsciamente, servirà dopo, quando riprenderà il lavoro di tutti i giorni e più ancora quando sarà vecchio e sarà lui ad aspettare la morte. I cacciatori non dormono questa notte, e anche le mogli dei cacciatori non dormono per il continuo dimenare cha fa il marito nel letto. E neppure i figli dei cacciatori dormono; essi aspettano che il padre s'alzi nel buio e udirlo poi uscire con il cane e sentire quindi l'abbaiare dei segugi in piazza. Vorrebbero avere più anni per essere anche loro della partita; e intanto fantasticano prede impossibili, tiri da fare oh! e che nemmeno i vecchi con sessanta licenze potrebbero architettare. Così questa notte: le sveglie non fanno a tempo a suonare chè saranno fermate prima. Si scivolerà piano piano dal letto per non svegliare la moglie e poi, ancor più piano, per non far abbaiare il cane, scalzi, si uscirà dalla camera. E il cane abbaierà festoso e forte appena sentirà il passo nudo sul pavimento. Un poco d'acqua sul visto e sugli occhi per fal allontanare il sonno che non si era impossessato del corpo, poi guardare l'orologio per vedere se proprio si è in anticipo di un'ora e poi lentamente, per farla pur passare quest'eterna ora, vestirsi mettendo tanta cura nell'infilarsi le calze e le scarpe. Il caffè borbotta nel tegamino e lo si trangugia con un pezzo di pane raffermo. Così è venuto il momento di cingere la cartuccera, inspallare lo zaino e la borraccia e con il cuore allegro e la mano emozionata staccare il fucile oliato e pulito, aprirlo, guardare contro luce nelle canne, chiuderlo con gesto deciso e sentire con piacere lo scatto metallico delle molle : clik. Il cane passeggia per la cucina saltellando sulle gambe irrequiete, raspa alla porta, ti mette le zampe sul petto e batte con la coda sui mobili. Dici: - Zitto che svegli! Sta' buono, ora andiamo -. Ma lo dici anche a te stesso, non solamente al cane. Ora sono tutti svegli nella casa; ascoltano i rumori, seguono con la fantasia i movimenti. Butti con familiarità e orgoglio il fucile sulle spalle - sei ancora in anticipo - esci. L'aria fredda delle ultime ore della notte ti rinfranca gli occhi e il viso, respiri con le narici dilatate e con la bocca sospiri profondo: il mondo è tuo. In bocca al lupo! Così in tutte le parti del mondo all'inizio della caccia. I cani tirano il guinzaglio, altri più lontani abbaiano e si richiamano per le strade, i cortili, gli orti. Nelle case la gente aspetta che ritorni il silenzio per poter dormire. Non i ragazzi dormono. I ragazzi che tentano di resistere un poco per udire le prime fucilate portate dal chiarore dell'alba. Non i vecchi dormono. I vecchi, che non possono camminare, sospirano con gli occhi aperti, nei letti troppo grandi per le loro membra raggrinzite; cercano la pipa, e ascoltano; fumano e ricordano. I sassi si muovono sui sentieri, le lepri rizzano le orecchie, i caprioli annusano l'aria, le coturnici cantano sui ghiaioni, gli urogalli dall'alto degli abeti aspettano il giorno per il primo volo. Seduto su un sasso fumi una sigaretta e accarezzi il cane; con le dita frughi nella cartuccera: levi e riponi le cartucce; le soppesi. Non viene mai il giorno! Ecco: vedi già il mirino in cima alle canne; vedi le piante, il sottobosco. Sì, eccolo il codirosso e ora anche il merlo. Ti alzi, sciogli il cane e vai.”