Federcaccia era presente al congresso dell'’Unione Internazionale dei Biologi della Selvaggina (IUGB), che si celebra ogni due anni, con la partecipazione di studiosi provenienti da tutto il mondo, specializzati sulle specie oggetto di gestione venatoria o di controllo. Quest’anno l’appuntamento si è tenuto dal 21 al 25 agosto scorsi a Montpellier.
I due gli interventi di Fidc, Ufficio Avifauna Migratoria e Acma hanno permesso alle ricerche italiane compiute dal mondo dei cacciatori di presentarsi in una sede scientifica internazionale.
La relazione Waterbird Harvest in Italy, results from seasons 2003-2012” e il poster “Estimate of Turtle dove Streptopelia turtur in Italy sono stati esposti al congresso, come contributi del mondo dei cacciatori italiani alla conoscenza dell’entità del prelievo di tortore e degli uccelli acquatici in Italia. Gli autori del poster sono Michele Sorrenti e Daniel Tramontana, mentre per la relazione sono stati Michele Sorrenti, Alfonso Lenzoni, Daniel Tramontana, Gabriele Fasoli e Natale Emilio Baldaccini.
Queste ricerche, compiute dall’Ufficio Avifauna Migratoria FIdC e, nel caso degli uccelli acquatici, dall’ACMA con la collaborazione del Cirsemaf e dell’Ufficio - commenta la Federcaccia nella sua nota -, sono le uniche che oggi consentono di avere stime basate su dati riconosciuti di quale sia l’entità media per stagione del prelievo di tortore e uccelli acquatici in Italia. Questi dati sono richiesti da diversi Enti di gestione degli uccelli selvatici e confluiscono nei Piani di Gestione Internazionale della tortora e di otto specie di limicoli, trattati insieme nel Piano riguardanti gli uccelli delle praterie umide (beccaccino, pavoncella, pettegola, combattente, beccaccia di mare, piovanello pancianera e chiurlo maggiore). I dati sul prelievo sono inoltre richiesti dal prossimo Rapporto Articolo 12 della direttiva che gli Stati Membri dovranno produrre nell’anno 2018".
Federcaccia rende noto anche che da questo congresso il dott. Michele Sorrenti è inserito nel Gruppo di Lavoro sulle statistiche di prelievo degli uccelli acquatici in Europa, diretto dal Prof. Jesper Madsen dell’Università di Aarhus in Danimarca.
Il congresso si è svolto in varie sessioni, che suddividevano i lavori per aree di studio, dagli ungulati ai galliformi ai grandi carnivori, dalle malattie della fauna agli uccelli acquatici o migratori in genere. Tutti gli argomenti hanno un interesse per i cacciatori italiani e per la gestione della fauna in Europa, ovviamente è impossibile citarli tutti. Particolarmente interessanti sono state le relazioni sulla “Gestione adattativa del prelievo” che è già in atto per due specie di oche, una problematica per l’eccessivo numero che causa danni all’agricoltura e pastorizia (oca zamperosee) e un’altra per la situazione invece critica, l’oca granaiola della taiga.
Interessanti relazioni hanno inoltre riguardato la gestione nordamericana dell’avifauna migratoria, in particolare gli uccelli acquatici, con riferimenti ai modelli matematici che stabiliscono i prelievi possibili, e alle azioni di miglioramento degli habitat sulle aree riproduttive in Canada, in particolare per la specie codone.
Di particolare interesse inoltre la relazione di Jacques Trouvalliez, Segretario generale AEWA, che ha descritto quest’accordo come il più biologicamente fondato per la gestione degli uccelli acquatici, poiché coinvolge tutto l’areale in cui vivono questi uccelli, dalle aree riproduttive a quelle di svernamento.
Le relazioni presentate saranno presenti a breve sul sito IUGB e consentiranno a tutti gli interessati di approfondire gli argomenti e le sessioni di tutto il congresso. (Fidc)