La Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani riassume i passi in avanti fatti nell'ultimo anno per il mondo venatorio “con la puntuale sollecitazione di Federcaccia – dice - e l’impegno di molti consiglieri regionali di maggioranza e opposizione”. “Alcune questioni sono state risolte, altre sono ancora in sospeso, come la definizione della governance e l’istituzione del collegio dei probiviri nei distretti, ma anche se mancano pochi mesi molto si può ancora fare entro la fine della legislatura", ha detto la Presidente Serracchiani al convegno “Sintesi di una legislatura. LR 28/17, cosa cambia per il mondo venatorio, per quello agricolo, per gli allevatori, pescatori e raccoglitori di funghi”.
Promosso da Federcaccia con Coldiretti, Cia e Confagricoltura Fvg, Kmecka Zveza, in collaborazione con le associazioni di pescatori Ferepes e Urps, l’associazione produttori di selvaggina, quella ambientalista Ekoclub e i Distretti venatori, il convegno è stato organizzato a un anno di distanza dal confronto a cui era stata inviata a partecipare la presidente della Regione e ha visto confrontarsi ieri sera – moderatore il giornalista Alberto Terasso – l’assessore regionale alla Caccia Paolo Panontin, il presidente di Federcaccia Paolo Viezzi e il consigliere regionale Giorgio Ret, con numerosi interventi di rappresentanti di categoria su questioni tecniche in un clima costruttivo e aperto alla mediazione.
“L’incontro dell’anno scorso ha avviato la ripresa di un dialogo importante dopo l’approvazione del Piano faunistico regionale: erano oggettivamente emerse criticità ed era doveroso che intervenissimo. Torno qui oggi davanti a una platea altrettanto numerosa e sono soddisfatta perchè alcuni dei ‘compiti a casa’ che mi erano stati affidati sono stati consegnati e questo lo devo a uno sforzo collettivo: non era scontato”, ha riconosciuto Serracchiani.
La presidente, se da una parte ha convenuto con i vertici di Federcaccia che la priorità è quella di procedere a una semplificazione burocratica, ha anche richiamato all’unit�un settore da sempre a rischio di una eccessiva conflittualità.
“La governance, per esempio, è fino a un certo punto un problema della politica, che in questo caso dovrebbe solo accompagnare la maggioranza dei portatori di interessi a ottenere la migliore struttura: se però ci si continua a dividere e ci si concentra solo su veti incrociati sarà difficile che la politica riesca a trovare una risposta. E andare avanti a colpi di ricorsi – ha aggiunto – non giova a nessuno”.
In merito alla legge di manutenzione, la cosiddetta omnibus caccia approvata a luglio, la presidente ha chiarito: “Al momento non ne abbiamo notizia, ma non essendo ancora decorso il termine non si può escludere che possa essere impugnata in alcuni punti: nel caso difenderemo tutte le posizioni e apriremo un dialogo con il Governo”