Un sondaggio commissionato alla Ipsos dalle associazioni ambientaliste Legambiente, Lipu e Wwf e pubblicato oggi da Repubblica, ha catturato le attenzioni di tutta la stampa nazionale, alzando un polverone contro la proposta Orsi. Il quadro che se ne delinea non è certo positivo in vista delle proposte di modifica alla 157, anche se bisogna considerare l'attendibilità di uno strumento delicato come è quello dell'indagine telefonica. Per esempio il campione intervistato, in tutto 1000 persone, era formato per un buon 20 per cento da casalinghe e per un altro 26 da pensionati, quindi poco eterogeneo. Il 69 per cento degli interpellati si è dichiarato contrario alla caccia, il 21 per cento neutrale e il 10 favorevole. Nello specifico delle proposte della nuova legge, l'86 per cento è contrario alla possibilità di prolungare il periodo di caccia e i luoghi in cui si può sparare, così come alla possibilità di ridurre le sazioni per bracconaggio. Il 91 per cento è contrario alle doppiette nei parchi, il 93 per cento alla possibilità di sparare agli uccelli migratori. La percentuale più alta è quella dei contrari alla licenza a 16 anni, il 94 per cento degli intervistati.
La deputata del Pd Susanna Cenni, commentando questi dati ha messo in guardia sul perseverare nell'appoggiare le proposte di Orsi “la proposta di legge Orsi sulla caccia avanzata dal centrodestra – ha dichiarato la Cenni-, mette a repentaglio l’equilibrio raggiunto con la legge 157 e alimenta la crescita nel Paese di un forte sentimento contrario alla caccia e trasversale agli schieramenti politici. Adesso chi è sempre andato a caccia con atteggiamento responsabile saprà chi ringraziare”.