In Puglia prosegue l'iter del regolamento per la caccia al cinghiale in forma collettiva. Il provvedimento è stato infatti appena approvato a maggioranza in commissione (si sono astenuti solo gli esponenti del M5S e il consigliere Liviano). "Saranno consentite quindi la caccia in braccata, quella in girata e quella collettiva" dicono dalla Regione.
"La prima - spiega un comunicato della Regione - si svolge, come è noto in squadra mediante posizionamento di poste fisse e utilizzando i cani come ausiliari. Le squadre per la caccia al cinghiale sono formate da un minimo di 20 fino ad un massimo di 40 cacciatori.
Nella caccia girata, invece il cane non può essere sciolto e ad ogni singola azione vi partecipa un solo conduttore di cane ed un numero variabile di 4 fino a 10 cacciatori".
"La caccia al cinghiale in forma collettiva - continua la nota della Regione Puglia - è praticata da coloro che risultano in possesso di attestato di idoneità tecnica. Tale idoneità è acquisita previa partecipazione a specifici corsi di formazione e aggiornamento e superamento di un esame ad hoc.
Almeno 24 ore prima della battuta, le zone di caccia dovranno essere delimitate con una segnaletica apposita. I capi abbattuti dovranno essere sottoposti a controllo sanitario al fine di accertare la presenza di eventuali patologie".
“Dopo aver atteso quasi 20 anni, la Puglia si appresta a vedere varato un testo organico di riforma del settore della caccia. Quest'oggi, infatti, è stato approvato in IV Commissione, e nella quasi totale condivisione, un importante disegno di legge per regolamentare e migliorare il settore faunistico”. È il commento dell’assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia, Leonardo di Gioia, a margine della riunione di IV Commissione regionale, che ha licenziato il DDL n. 67 del 02/05/2017 'Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio'.