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News CacciaFidc Lazio: "Caccia e scienza, l’alba di una nuova stagione" venerdì 15 settembre 2017 | | Il punto del presidente Fidc Lazio Aldo Pompetti alla vigilia dell’apertura generale della caccia
Cari amici cacciatori, federcacciatori e non: finalmente ci siamo! Anche quest’anno, dopo lunghi mesi di attesa, una nuova stagione sta per prendere avvio.
Prima di tutto voglio augurarvi il mio più sincero “in bocca al lupo”, affinché possiate vivere giornate appaganti in compagnia degli amici di sempre oppure da soli, come preferite, alla ricerca di quelle emozioni uniche, soggettive, che ciascuno di noi desidera e vive in maniera diversa, e per le quali si alza presto anche la domenica mattina.
Dopodiché non nego che di carne al fuoco ce n’è tanta, a cominciare da un rinnovato rapporto con le istituzioni e con la società civile che finalmente, dopo anni di aperta ostilità, comincia a guardare al mondo venatorio con un occhio differente.
Come non citare, ad esempio, l’impegno in prima linea profuso dai tanti cacciatori, appartenenti a varie associazioni, durante la vergognosa emergenza incendi che ha martoriato l’Italia durante l’estate? Ma è anche giusto citare, a proposito di incendi e di allarmismi isterici, il confronto televisivo andato in scena su Uno Mattina tra il nostro vicepresidente nazionale Massimo Buconi e il presidente della Lipu Fulvio Mamone Capria che, messo alle strette sui dati scientifici e sui numeri, è stato costretto ad ammettere che la percentuale del territorio agro-silvo-pastorale aperto alla caccia andata a fuoco rasenta l’1% del totale, il che rende ridicolo chiedere la chiusura della caccia in tutta Italia quando la stessa legge nazionale protegge le aree percorse da incendi per i successivi dieci anni. Lo stesso dicasi per le forme di vita andate perdute secondo gli animal-ambientalisti, che hanno parlato di 40 milioni di individui: peccato che avessero contato anche le piante e gli insetti, come ha dovuto ammettere lo stesso Mamone di fronte ai dati scientifici sciorinati dal nostro vicepresidente.
Ed eccola, la carne al fuoco: i dati scientifici. Nel ringraziare l’assessore regionale alla Caccia Hausmann per l’apertura nei confronti delle nostre ragionevoli istanze sia in tema di apertura che di preapertura, e l’assessore regionale all’Ambiente Buschini per aver preso seriamente in considerazione l’inserimento del colombaccio in preapertura, in questi due ringraziamenti c’è la sintesi dell’importanza dei dati scientifici raccolti da Federcaccia per la stesura dei calendari venatori di tutta Italia, Lazio compreso. Grazie alla raccolta dati sui turdidi, ad esempio, a breve anche la nostra Regione uniformerà il proprio calendario a quello delle regioni limitrofe, mentre sta per partire anche nel Lazio, finalmente, il monitoraggio sulla beccaccia, che porterà a breve a chiedere ed ottenere, con i dati scientifici alla mano, che anche lo scolopacide torni cacciabile sino a fine stagione. Discorso opposto, invece, per il colombaccio in preapertura: in questo caso, pur essendoci la disponibilità degli Assessorati coinvolti, a mancare sono stati proprio i dati scientifici a supporto delle richieste del mondo venatorio. A breve attueremo uno studio anche sul colombaccio, che popola in gran numero le nostre campagne potendo ormai contare su di una numerosa popolazione divenuta stanziale.
Insomma, il futuro ed il presente vedono la caccia e la scienza sempre più l’una al fianco dell’altra. Studiare vuol dire conoscere, e conoscere significa essere autorevoli ai tavoli di discussione, sia mediatici sia istituzionali sia, infine, di giustizia, come testimoniano i ricorsi vinti davanti al Tar contro il Ministero dell’Ambiente e il suo arbitrario esercizio del potere sostitutivo nei confronti di alcune Regioni italiane in materia venatoria. Soprattutto, conoscere significa evolversi, crescere come comunità acquisendo quel giusto ruolo di custodi dell’ambiente che compete a chi la natura la ama davvero, come noi. Con buona pace dei soliti disfattisti, per la verità autoreferenziali e ridicoli, che pur definendosi “rappresentanti dei cacciatori” passano il proprio tempo a gettare veleno sulle associazioni venatorie e i loro dirigenti da questa o quella pagina di social network. In bocca al lupo anche a voi, che questa stagione vi porti senno e tranquillità.
Di nuovo in bocca al lupo a tutti!
Aldo Pompetti
Presidente Federcaccia Lazio
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