Franco Orsi è intervenuto nuovamente sulla questione dell'approccio della stampa rispetto al testo di legge di modifica alla 157 depositato in Commissione al Senato: "In merito al dibattito giornalistico e mediatico sulla riforma della legge sulla caccia, non e' tollerabile che si commenti il testo unificato da me predisposto annunciandone contenuti che non ci sono". Il relatore ha riportato l'attenzione sui binari della discussione costruttiva, denunciando il fatto che sono passati per veri concetti falsi e fuorvianti come sulla questione della liberalizzazione dell'imbasamazione: "E' falso - dichiara il senatore in un comunicato stampa - affermare che si riducono le sanzioni e vi sono norme salva bracconieri. E' falso che la legge disconosce l'interesse nazionale alla tutela della fauna ed e' falso che sarà consentito ai sedicenni acquistare, detenere e trasportare armi da fuoco. E' falso che non esistono piu' specie particolarmente protette ed e' falso che la bozza Orsi ammette l'uso di richiami senza alcun limite. E' falso che vengono inserite tra le specie cacciabili animali protetti dall' Unione Europea, ed e' falso che sara' consentito ai cacciatori di muoversi in liberta' assoluta sull'intero territorio nazionale''. Orsi conclude dicendo che ''da oggi, rispetto ad affermazioni palesemente infondate, farò ogni azione consentita a tutela della legge".
(Ansa)
Aggiornamento del 12/03/2009 ore 15.40
Orsi contro Della Seta: "ha letto un altro testo" (ASCA) - Roma, 12 mar - ''Dove ha letto il senatore Della Seta che gli osservatori regionali sostituiscono l'Istituto Nazionale di Fauna Selvatica? Essi operano sotto la vigilanza e il coordinamento dello stesso''. Lo chiede in una nota il senatore del PDL, Franco Orsi, a proposito delle nuove norme allo studio sulla caccia. ''Dove ha letto - prosegue - che i cacciatori possono imbalsamare i capi abbattuti? Le norme sulla tassidermia restano invariate. Dove ha letto che le Regioni possono legiferare in deroga alla normativa nazionale sulla caccia? Nel disegno di legge non vi e' nessun riferimento. Si continua ad accusare il testo unificato per cose che in esso non sono contenute''. (ASCA)