Accogliendo in prima istanza le ragioni delle associazioni animaliste Lac, Wwf, Enpa e Lav, il Tar della Liguria ha sospeso la delibera che stabiliva le regole per la caccia in deroga allo storno. Il provvedimento avrebbe permesso dal 23 settembre al 15 dicembre l'abbattimento di 10 mila storni a difesa delle olive, per una quota giornaliera di 10 capi per cacciatore.
Secondo il Tar "l'istruttoria della Regione Liguria non evidenzia il pericolo di gravi danni all'agricoltura da giustificare il prelievo in deroga" ; l'entità del danno stimato dall'Università alle olive, ben inferiore all'uno per mille della produzione, "appare trascurabile" per il TAR, che ha anche evidenziato la penuria di segnalazioni di danno.
L'udienza di merito è stata fissata al 10 gennaio 2018. In tutto avevano ottenuto l'abilitazione 632 cacciatori liguri (su un massimo di 1.000 permessi teoricamente rilasciabili).