Arcicaccia Veneto informa che lunedì 2 ottobre si è svolta una riunione tecnica convocata dall’assessore regionale alla caccia, Giuseppe Pan, con le associazioni venatorie regionali. "Nel corso dell’incontro, al quale erano presenti i rappresentanti di tutte le associazioni venatorie con esclusione della Federcaccia e tutto lo staff dell’ufficio caccia regionale unitamente all’assessore, è stato comunicato lo stato dell’arte per l’approvazione del piano faunistico venatorio regionale", scrive Arcicaccia.
A detta dell’assessorato nei prossimi giorni saranno approvate in Giunta le “linee guida” di indirizzo per la redazione del Piano che dovranno tener conto delle misure di conservazione dettate dai vincoli per le zone SIC-ZPS: su cui, per opportunità, si è chiesto di avere copia prima di fare proposte o esprimere giudizi.
L’iter del piano - relaziona sempre l'Arcicaccia veneta - prevede che via assoggettato a VINCA e che debba essere rifatta la VAS (Valutazione Ambientale Strategica) laddove intervengano cambiamenti sostanziali rispetto ad PFV adottato dalla Giunta precedente. I tecnici e l’assessore hanno comunicato la volontà di mantenere in capo alla Regione le attività in materia di caccia in quanto l’art. 2 della L.R. 30/2016 non prevede l’autonomia delle Provincie.
L’intervento dell’ARCI Caccia, rappresentata dal Vice Presidente Regionale Piergiorgio Fassini, ha fatto presente che parlare di autonomia e non riconoscere le espressioni del Consiglio Regionale in materia della titolarità della Provincia di Belluno per quanto riguarda la Zona Alpi e della Città Metropolitana di Venezia relativamente al territorio lagunare e vallivo appare quanto meno singolare rispetto al forte indirizzo di decentramento e principio di sussidiarietà che la Regione manifesta rispetto al Governo Nazionale.
Si è anche espressa la preoccupazione del rispetto dei tempi per addivenire all’approvazione dei PFV entro il termine stabilito dall’ennesima proroga (febbraio 2018). Una ulteriore proroga potrebbe mettere in forte difficoltà l’esercizio venatorio nella prossima stagione a causa di possibili ricorsi.
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