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News Caccia

La caccia e i titoli fuorvianti


mercoledì 11 ottobre 2017
    

 
Leggiamo un comunicato Ansa intitolato Fao, programma da 45 mln per stop a caccia fauna selvatica. Impressionante: ma davvero la Fao, ovvero l'agenzia dell'Onu che combatte la fame nel mondo, intende condannare milioni di abitanti della terra che ancora vivono di caccia di sostentamento ad una dieta ancora più povera?

Niente affatto. In realtà nel corpo della notizia  si dice tutto il contrario: la Fao ha lanciato un programma di 45 milioni di euro di tutela della fauna selvatica nei paesi africani, dei Caraibi e del Pacifico, che comprende la promozione di un uso sostenibile della fauna selvatica, incentivando quindi di una caccia regolamentata in linea con i principi conservativi. Il progetto in sostanza mira ad incrementare la capacità gestionale delle comunità indigene e rurali anche aumentando la fornitura di carne e pesci d'allevamento.

Questo contribuirà - sottolinea la Fao - a prevenire il preoccupante deficit di proteine per le famiglie rurali povere e soddisfare la crescente domanda di cibo dalle zone rurale e urbane. "La fauna selvatica ha un valore ecologico, sociale ed economico. È importante per lo sviluppo rurale, per la pianificazione dell'utilizzo delle terre, l'approvvigionamento di cibo, il turismo, la ricerca scientifica e l'eredità culturale - ha dichiarato il direttore generale della Fao, José Graziano da Silva -. Questo programma proteggerà le specie selvatiche, aiuterà a conservare la biodiversità e manterrà l'essenziale ruolo ecologico della fauna selvatica. Contribuirà inoltre a garantire i servizi degli ecosistemi essenziali per il sostentamento delle comunità rurali più povere del pianeta".

Niente a che vedere con il titolo scelto dalla più importante agenzia stampa italiana. Lo stop dichiarato nel titolo è semmai riferito ad un freno nell'approvvigionamento di animali selvatici. Ma la caccia continuerà ad essere concessa, essendo tutelata e riconosciuta proprio per il suo ruolo chiave nell'approvvigionamento di cibo per le comunità locali, come è emerso anche da precedenti posizioni assunte dalla Fao. Ora la domanda sorge spontanea:
il titolista dell'Ansa è un anticaccia o non ha letto la notizia? 

 

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7 commenti finora...

Re:La caccia e i titoli fuorvianti

Ucciso da una fucilata nei boschi di Ghemme: al setaccio le testimonianze dei cacciatori I carabinieri confrontano le versioni delle squadre impegnate domenica scorsa nella caccia al cinghiale. Oggi l’autopsia sul corpo della vittima L’incidente mortale si è verificato nella vasta zona boschiva fra Ghemme e Cavaglio d’Agogna È stato colpito da una pallottola alla schiena ma sarà l’autopsia, in programma oggi, a stabilire le cause precise della morte di Gian Carlo Baragioli, il cinquantanovenne di Vicolungo ucciso da un cacciatore domenica mattina nei boschi fra Ghemme e Cavaglio d’Agogna. Stava raccogliendo castagne in compagnia della moglie Alessandra. Le indagini Dagli esami medico-legali i carabinieri sperano di poter ricavare qualche informazione utile a ricostruire la dinamica dell’incidente, in particolare la traiettoria e la provenienza della pallottola. Questo elemento andrebbe a incrociarsi con gli altri raccolti finora sul posto. Il personale dell’Arma, infatti, mercoledì pomeriggio ha lavorato a lungo nel bosco della tragedia effettuando filmati e fotografie. L’obiettivo era quello di verificare dichiarazioni, spostamenti, posizioni, attendibilità dei testimoni, in particolare i cacciatori che formavano le squadre impegnate in una battuta di caccia al cinghiale. Si tratta di una decina di persone. I loro fucili sono stati sequestrati e saranno effettuati rilievi balistici per capire se uno di questi possa aver sparato il colpo che accidentalmente ha ucciso Baragioli. LE INDAGINI - Ucciso con un colpo di fucile nei boschi: si indaga su traiettoria e celle telefoniche A quattro giorni di distanza non c’è stata ancora nessuna confessione. Nessuno si è presentato in caserma ammettendo di aver fatto fuoco dopo aver visto dei movimenti fra i cespugli Da La Stampa Pubblicato il 12/10/2017 autore marco benvenuti novara

da oscar 13/10/2017 10.40

Re:La caccia e i titoli fuorvianti

Io invece mi chiedo: i tutti ambi..ani..listi...terra mia...Italia nostra... Italia vostra...Italia loro...WWF.... Www.Com.www.it...wucumbra' wuboldrin. Www.Brambill.. E www.tuttingalera.com che cosa li spinge ad essere ritardati mentali?

da Lord William 58 12/10/2017 12.25

Re:La caccia e i titoli fuorvianti

Di certo che a questo articolista io darei il Nobel per l'ignoranza sulla materia trattata.

da Il Nibbio 12/10/2017 0.16

Re:La caccia e i titoli fuorvianti

" stop a caccia fauna selvatica" nella nostra lingua ha un solo significato e per niente gratificante ,anche se riguarda zone lontane da noi .Peccato perche il papa in "Laudato si" esprime una opinione positiva per la caccia e la pesca per quelle popolazioni e lo ritiene un valido sostentamento assieme ad una agricoltura.......

da toni el cacciator 11/10/2017 22.56

Re:La caccia e i titoli fuorvianti

questo da dove salta fuori ? ma sai leggere o devi fare un corso ? ahahhah

da Gianni 11/10/2017 19.55

Re:La caccia e i titoli fuorvianti

Ma non scriveteli voi gli articoli fuorvianti: la fao non si riferisce al bracconaggio (parola mai citata in nessuna velina che tratta la notizia) e anzi parla esplicitamente di caccia, dicendo appunto di regolamentarla (quindi di ridurla, visto che non essendo regolamentata, adesso ognuno fa quel che vuole) a tutela del patrimonio faunistico. Men che mai negli articoli c'è scritto che la "caccia è tutelata e riconosciutà"! Anzi c'è scritto che l'iniziativa è volta ad aumentare la fornitura di carne e pesci d’allevamento. Altro che caccia.

da Fux 11/10/2017 19.45

Re:La caccia e i titoli fuorvianti

Bello sarebbe che ansa rettificasse !!! anzi doveroso......

da Max 11/10/2017 18.02