Leggiamo un comunicato Ansa intitolato Fao, programma da 45 mln per stop a caccia fauna selvatica. Impressionante: ma davvero la Fao, ovvero l'agenzia dell'Onu che combatte la fame nel mondo, intende condannare milioni di abitanti della terra che ancora vivono di caccia di sostentamento ad una dieta ancora più povera?
Niente affatto. In realtà nel corpo della notizia si dice tutto il contrario: la Fao ha lanciato un programma di 45 milioni di euro di tutela della fauna selvatica nei paesi africani, dei Caraibi e del Pacifico, che comprende la promozione di un uso sostenibile della fauna selvatica, incentivando quindi di una caccia regolamentata in linea con i principi conservativi. Il progetto in sostanza mira ad incrementare la capacità gestionale delle comunità indigene e rurali anche aumentando la fornitura di carne e pesci d'allevamento.
Questo contribuirà - sottolinea la Fao - a prevenire il preoccupante deficit di proteine per le famiglie rurali povere e soddisfare la crescente domanda di cibo dalle zone rurale e urbane. "La fauna selvatica ha un valore ecologico, sociale ed economico. È importante per lo sviluppo rurale, per la pianificazione dell'utilizzo delle terre, l'approvvigionamento di cibo, il turismo, la ricerca scientifica e l'eredità culturale - ha dichiarato il direttore generale della Fao, José Graziano da Silva -. Questo programma proteggerà le specie selvatiche, aiuterà a conservare la biodiversità e manterrà l'essenziale ruolo ecologico della fauna selvatica. Contribuirà inoltre a garantire i servizi degli ecosistemi essenziali per il sostentamento delle comunità rurali più povere del pianeta".
Niente a che vedere con il titolo scelto dalla più importante agenzia stampa italiana. Lo stop dichiarato nel titolo è semmai riferito ad un freno nell'approvvigionamento di animali selvatici. Ma la caccia continuerà ad essere concessa, essendo tutelata e riconosciuta proprio per il suo ruolo chiave nell'approvvigionamento di cibo per le comunità locali, come è emerso anche da precedenti posizioni assunte dalla Fao. Ora la domanda sorge spontanea: il titolista dell'Ansa è un anticaccia o non ha letto la notizia?