A Bolzano è stata aperta un'indagine per le minacce subite da Heinrich Aukenthaler, direttore dell'Associazione dei Cacciatori dell'Alto Adige. Animalisti ignoti hanno infatti imbrattato l'ingresso della sede dell'associazione con esplicite minacce di morte. Cosa che si era già verificata a giugno, per altro con altra calligrafia secono lo stesso Aukenthaler, il che significa che ci sono almeno due persone coinvolte.
Le minacce sono scritte in dialetto sudtirolese. Secondo il quotidiano Alto Adige la traduzione letterale è “Cacciatore vigliacco, prima o poi prenderai di sicuro una pallottola. Oggi, domani o quando sarà”. Secondo Aukenthaler queste minacce portano in evidenza la tendenza sempre più aggressiva e violenta degli anticaccia nella provincia trentina, a seguito del dibattito sempre più agguerrito sull'argomento orsi e lupi, visto che i cacciatori hanno espresso solidarietà alla Provincia e alla sua battaglia per ottenere gli abbattimenti da Roma. “C’è solo da sperare – dichiara - che dalle parole non si passi ai fatti. Non credo siano minacce alla mia persona ma alla categoria nel suo complesso”.
Sul fatto sta indagando anche la Digos. Intanto la Lav prende le distanze dal gesto. “Condanniamo senza riserve le minacce di morte ai cacciatori altoatesini - ha commentato ieri in una nota Eros Torbol - ma non accettiamo accuse generalizzate. In ogni caso non è accettabile puntare il dito contro tutta una categoria per le responsabilità di un singolo”.