"E’ necessario superare le contrapposizioni tra mondo venatorio ed agricolo. Eliminare i contrasti che hanno caratterizzato gli ultimi anni, che rischiano di danneggiare gli interessi degli agricoltori e dei cacciatori, resta l’unica via da perseguire". E' quanto dichiarato da Giordano Pascucci, direttore della Cia Toscana intervenendo ieri al convegno fiorentino all’Accademia dei Georgofili dedicato alla gestione della fauna selvatica in Toscana e danni in agricoltura.
"Pertanto – ha aggiunto Pascucci - è auspicabile una collaborazione su tutti i temi connessi alla gestione faunistica, partendo dalla messa in atto di tutte le azioni rivolte alla piena attuazione della L.R.10/2005, con particolare riferimento al perfezionamento della definizione delle aree vocate e non vocate per le diverse specie di ungulati; e ad una gestione sinergica dei diversi strumenti previsti dalla Legge per il contenimento della presenza di ungulati".
Per la Cia Toscana - secondo quanto ha ricordato Pascucci – si deve arrivare ad efficace e trasparente gestione degli ATC, all’insegna della collegialità degli organi elettivi e della positiva rispondenza all’esigenza di una gestione faunistica compatibile con la funzione produttiva agricola delle aree rurali della regione Toscana.