Un piano straordinario di abbattimento di mille caprioli, che si aggiunge alle quote già assegnate per la caccia agli Atc, è stato annunciato dal Presidente della Provincia di Alessandria, Gianfranco Baldi. Il Piano, già sottoposto ad Ispra e a Regione per i dovuti pareri, è in fase di approvazione.
"Siamo di fronte a un’emergenza che dovrà essere affrontata, se il piano sarà considerato positivamente, attraverso le ordinanze dei sindaci". In sostanza dovranno essere loro a ordinare gli abbattimenti soltanto in caso di particolare emergenza in precise zone del territorio comunale e per un periodo limitato. Ad eseguire gli abbattimenti, secondo quanto si apprende sulla stampa locale, saranno i cacciatori abilitati.
Gli agricoltori chiedono piani anche per il cinghiale. "Negli interventi eseguiti finora - ha detto Baldi - i cinghiali abbattuti sono troppo pochi. Una soluzione sarebbe mantenere la caccia aperta anche a gennaio". Se ne riparlerà in una specifica assemblea convocata ad Alessandria tra le associazioni degli agricoltori e quelle venatorie. "In quella sede dovrà arrivare una soluzione a tutti i costi" ha detto il governatore.
La Cia alessandrina prende atto e al contempo segnala che la situazione è dovuta alla mancata gestione faunistica. "La presa di posizione del presidente Baldi conferma adesso che la nostra Organizzazione è riuscita a spiegare le motivazioni di preoccupazione e di necessità degli imprenditori agricoli - si legge in una nota degli agricoltori - , data la mancata gestione degli animali selvatici. Inoltre, la presenza ingovernata è anche un serio problema all’incolumità pubblica e alla sicurezza stradale”.