Piero Taddeini, segretario comitato di gestione Zona di Ripopolamento e Cattura Collebrunacchi San Miniato e Segretario Federazione Italiana della Caccia San Miniato ha diffuso una nota con la quale informa le Associazioni Venatorie di San Miniato della decisione di sospendere le battute di contenimento agli ungulati all’interno della Zona di Ripopolamento e Cattura di Collebrunacchi.
Questa sofferta decisione - dice - si è resa necessaria per salvaguardare “coloro” (Cacciatori) che per mero spirito di volontariato, prestano la loro opera per la prevenzione dei danni alle produzioni agricole, alla fauna selvatica, alla flora e non da meno per la prevenzione dell’incolumità dei cittadini. Una presa di posizione scaturita in occasione di un “Servizio di Pubblica Utilità” effettuato per il contenimento degli ungulati all’interno della Zona di Ripopolamento e Cattura di Collebrunacchi. L’intervento, coordinato dalle Guardie Venatorie Volontarie di cui all’Art.51 , L.R. 3/94, coadiuvate dai Cacciatori in possesso dei requisiti di cui all’Art.37 della L.R. 3/94, è stato interrotto e sospeso dagli Agenti della Polizia Venatoria Provinciale elevando, anche, sanzioni amministrative nei confronti di due cacciatori.
Il Comitato di Gestione della Zona di Ripopolamento e Cattura conferma di avere rispettato tutte le direttive in merito alla salvaguardia della sicurezza pubblica, in forza anche delle autorizzazioni del Comando della Polizia Provinciale per l’intervento e del Comandante della Polizia Municipale di San Miniato per la chiusura temporanea delle strade ricadenti nell’area di intervento.
L’interruzione dell’intervento ha causato gravi danni a tre cani, che erano già sulle tracce degli ungulati e che hanno subito lesioni fisiche gravi. La paradossale situazione è in netto contrasto con quanto diramato dalla Regione Toscana, promotrice di specifica Legge per intervenire “drasticamente” sul contenimento degli ungulati (cinghiale) su tutto il territorio regionale, con particolare riguardo verso gli Enti quali le Zone di Ripopolamento. Il mondo venatorio, le Associazioni Venatorie di San Miniato - si legge ancora nella nota - si sono sempre adoperate per la salvaguardia del territorio, dell’ambiente, delle coltivazioni agricole e soprattutto dell’incolumità dei cittadini rispettando tutte le direttive e gli obblighi di legge che normano tali interventi ed adottando, soprattutto, tutti i principi per garantire la massima sicurezza. Le Associazioni Venatorie di San Miniato, ritenendosi palesemente danneggiate e deluse, evidenziano la loro riconosciuta collaborazione fatta con propositi costruttivi ed animati dalla massima fiducia, anche verso il Corpo della Polizia Provinciale. Viceversa - si conclude - duole sottolineare l’improvviso ed immotivato atteggiamento “repressivo” adottato che, fatto salvo il rispetto delle leggi, non trova la nostra comprensione.
Il Comitato di Gestione della ZRC Collebrunacchi e le Associazioni Venatorie di San Miniato – Federcaccia ed Arct - invitano le competenti Istituzioni ad intervenire in merito all’increscioso episodio dandone riscontro. Soprattutto si auspica che si facciano garanti e promotori affinché tali situazioni, che non sono interventi di caccia, ma interventi di pubblica utilità, possano essere di esempio per colmare quelle palesi lacune che nessuna normativa, nessuna delibera, nessuna determina può regimare.