Sono parecchi i cinghiali che ultimamente frequentano i cassonetti delle alture genovesi, tanti da costringere la Provincia ad adottare misure in questo senso e ripristinare la raccolta differenziata porta a porta oltre ad ipotizzare le catture intorno alle case e nuove battute selettive. In questa emergenza inizialmente la Provincia di Crotone si era fatta avanti e aveva richiesto parte di questi cinghiali in esubero per ripopolare i suoi boschi ma poi si è tirata indietro “Teneteveli! Prima risarciamo i danni che hanno fatto i nostri, contiamo quanti ne abbiamo e poi si vedrà”. Insomma questi cinghiali sono un problema per tutti. La soluzione di togliere i cassonetti pubblici lascia intuire l'entità del problema ed il fatto che sia fortemente legato al nutrimento di questi ungulati. I cinghiali sono diventati stanziali non solo perché i varchi sono aperti, i boschi abbandonati, ma anche perché la gente li foraggia. “Molti si affezionano, molti ignorano i divieti alimentari - spiega il comandante della polizia provinciale Francesca Bellenzier - o usano il cibo per tenerli lontani da case e negozi”. Emblematica la storia di una signora che per allontanare un cinghiale in un parcheggio e far salire in macchina i suoi bambini ha dovuto dargli in pasto un sacchetto di mele.