Ancora un no dal Consiglio di Stato sulla caccia in deroga allo storno in Liguria. Riassunto delle puntate precedenti: il Tar, accogliendo la richiesta di Wwf, Enpa Lac e Lav aveva bloccato sul nascere (a settembre) la deroga concessa ad un massimo di 1000 cacciatori per 10 mila storni (10 al giorno al massimo) nel periodo 23 settembre al 15 dicembre. Alla fine di ottobre, quindi in piena raccolta olive, il Consiglio di Stato aveva respinto l'istanza cautelare delle associazioni di categoria. Decisione che ora viene confermata in via definitiva, con ordinanza del Consiglio di Stato che ha respinto l'appello di Federcaccia, Anuu, Anlc, Arcicaccia, Enalcaccia, Cia, Coldiretti.
Secondo i giudici la deroga non è stata adeguatamente motivata. Ecco quanto si legge nelle motivazioni: "Se in linea di principio si può ipotizzare che la comparazione dei dati sulla produzione e sui danni di una stessa annata costituisca la base di partenza di una corretta analisi, in ogni caso, ai fini della sussistenza dei presupposti per il prelievo in deroga delle specie protette (ai sensi dell’art. 9 della direttiva UE 147/09, la necessità di prevenire gravi danni all’agricoltura), occorre valutare in ottica previsionale l’entità prevista della produzione e l’incidenza dannosa della popolazione degli storni nonché (in ragione dell’esistenza e della concreta vigenza, o meno, della deroga) della relativa attività venatoria; ma, al riguardo, neanche l’appellante, sulla quale gravava ab origine l’onere di una compiuta e concludente istruttoria, ha svolto convincenti argomentazioni in positivo sulla base di dati omogenei ed aggiornati".
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