Le date di chiusura dei turdidi proposte e reclamate da Ispra in Italia, hanno fatto emergere le enormi contraddizioni esistenti tra i Key concepts definiti - come sembra - "politicamente" per l'Italia nel lontano 2001 (mai aggiornati) e quelli utilizzati in altri Paesi europei a noi vicini, dove si caccia tranquillamente fino a febbraio.
Dopo irragionevoli chiusure d'imperio da parte del Ministero dell'Ambiente al 20 gennaio (tutte giornate di caccia rubate ai cacciatori che hanno versato fior di quattrini nelle casse dello Stato), ricorsi e controricorsi di alcune temerarie Regioni e associazioni venatorie, il Ministro Galletti ha dovuto riconoscere che evidentemente bisogna chiarire queste differenze, ormai, ha detto, non più giustificabili. Da qui il richiamo all'Ispra, responsabile di questo empasse, incaricato a metterci finalmente una pezza.
Ovviamente il tutto non riguarda solo i tordi. Come sappiamo, le date divergono dalla situazione empiricamente dimostrabile, e dimostrata, anche per gli altri migratori cacciabili. L'Italia avrebbe dovuto adeguare i Key Concepts alle date riscontrate da molte pubblicazioni scientifiche italiane (quindi almeno fino all’inizio della prima decade di febbraio), redatte dall’Ispra, usate tra l'altro fin qui dalle Regioni per giustificare i discostamenti sia dal KC nazionale (par 2.7.10 della Direttiva Uccelli) che dagli stessi pareri negativi dell'istituto sui calendari. Vale infatti la pena di ricordare, che a sostegno del KC Italiano ci son cinque pubblicazioni scientifiche dell’Ispra che dimostrano l’inizio della migrazione prenuziale per i turdidi alla prima di febbraio. Ma poi la relazione giustificativa Ispra afferma inspiegabilmente l’inizio della seconda di gennaio. Misteri della scienza!
Un anno fa circa, messo di fronte a tali singolari differenze, che di certo non fanno brillare l'attività dell'istituto, né del Ministero che lo governa, dando riscontro al buon Galletti, l'Ispra ha annunciato finalmente la prossima revisione dei Key Conceps italiani (alleluya!).
Come? E qui viene il bello: attraverso la redazione di un nuovo Atlante delle migrazione europee. Il che già di per sé non torna. Ispra, ente che ormai corre voce sia in liquidazione, dove mancano perfino le penne biro, con tanto di lavoratori in perenne sciopero, inspiegabilmente vuole avviare una nuova analisi dei dati dell'archivio Euring. Forse siamo di parte e certo, a pensar male si fa peccato, ma non si può non evidenziare la contraddizione palese con le continue ammissioni di impotenza sui monitoraggi che già dovrebbero essere materia ordinaria e che non vengono fatti, come dicono, per mancanza di fondi. Rammentando che, comunque, l’archivio dati Ispra e’ adeguato, con dati dal 1900.
Sembra dunque che ci sia un certo accanimento. Soprattutto se, e sappiamo per certo che è così, vengono chiesti ulteriori e cospicui finanziamenti allo Stato per accedere a questi dati dall’archivio Euring . Il che sarebbe come se l'unico scolaro che ha preso tre in un compito in classe cercasse di convincere gli altri studenti che il suo metodo sia il migliore.
Detto tra noi, pare che non ci sia nemmeno bisogno di fondi per accedere all’archivio Euring. Nessuno impedisce a Ispra di farlo usando anche il proprio archivio, che e’ già servito per la redazione della pubblicazione ISPRA “Spina F. & Volponi S., 2008 - Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia. 2. Passeriformi, pubblicazione di pregio anch’essa a sostegno del kc italiano, depositata in Commissione Ue, che afferma l’inizio della migrazione per i tordi alla prima di febbraio.
E infatti il dubbio vero è che Ispra voglia intraprendere questa strada per mettere la parola fine al contenzioso, utilizzando questi dati di tutti gli stati Ue per spiegare agli altri Paesi che in realtà le migrazioni avvengono in periodi diversi da quelli su cui si basano le cacce dei calendari stranieri.
Voliamo troppo di immaginazione? Può darsi. Ad ogni modo probabilmente non lo sapremo mai. Quel finanziamento, al vaglio della Corte dei Conti, pare che Ispra non lo avrà. E la revisione dei Key Concepts sembra potrebbe arrivare finalmente nel 2018, magari, senza ulteriori aggravi alla finanza pubblica, usando le attuali e nuove pubblicazioni scientifiche.