Martedì scorso il Consiglio regionale della Lombardia ha respinto la mozione presentata da Chiara Cremonesi di Sel (Sinistra Ecologia Libertà) che proponeva la chiusura della caccia a causa degli incendi e della siccità della scorsa estate.
Commenta la Federcaccia di Brescia: "se la signora Cremonesi avesse approfondito l’argomento saprebbe che la siccità agevola gli uccelli e quest’anno infatti abbiamo un passo record di migratori, tordo bottaccio, tordo sassello e cesena quelli cacciabili e ahinoi tutta la piccola migratoria".
Fidc Brescia riferisce anche gli esiti del voto. La mozione è stata respinta con il voto contrario di Lega, Forza Italia, Lombardia Popolare, Fratelli d’Italia, il consigliere Tomasi e la consigliera Baldini. Hanno votato a favore della chiusura della caccia: PD, Lista Ambrosoli, Movimento 5 Stelle e la consigliera proponente Chiara Cremonesi. Importanti gli interventi dei consiglieri bresciani Alessandro Sala e Fabio Rolfi che hanno duramente attaccato le tesi della consigliera Cremonesi.
Nello specifico Sala ha stigmatizzato alcuni concetti condivisibili: ”Strumentalizzare il fenomeno degli incendi boscosi, di assoluta gravità, è comunque non tener conto che il fenomeno è regolato da una disciplina vincolistica molto rigida. Immaginare che introdurre il divieto di caccia sia risolutivo di siffatte emergenze e possa rappresentare un elemento strategico nella prevenzione degli incendi, è sintomatico di una cultura proibizionistica e animalistica che si è contraddistinta in questi ultimi anni per la povertà di verità e di cultura giuridica. Non credo meriti un commento il “pensiero” di ISPRA, incapace di fornire dati circa le migrazioni degli uccelli sul nostro territorio nazionale, ma sempre pronta a cavalcare pretesti che conducano ad una limitazione se non addirittura alla fine della caccia”.