Da un comunicato odierno della Giunta regionale del Piemonte si apprende che "una delibera presentata dall’assessore Giorgio Ferrero stabilisce che, a titolo precauzionale, è necessario estendere fino al termine della stagione venatoria, oltre la data del 30 novembre, la sospensione della caccia nelle zone maggiormente interessate dai recenti incendi boschivi. Il provvedimento riguarda: in provincia di Torino, i territori dei Comuni di Bussoleno, Caprie, Cumiana, Giaveno, Locana, Mompantero, Novalesa, Persero, Ribordone, Roure, Rubiana, Sparone, Traversella, Pramollo, Chianocco, Venaus, Susa, Vistrorio, Ruglio, Cantalupa e Frossasco ricadenti nei comprensori alpini TO1, TO3 e TO5; in provincia di Cuneo, alcune zone dei Comuni di Bellino, Casteldelfino, Pontechianale e della Valle Stura".
Il comunicato prosegue informando che "sono stati inoltre assegnati alla Città metropolitana di Torino e alle Province 200.000 euro quale contributo per l’attività ispettiva sulla caccia e la promozione faunistica". Il che significa, ovviamente, che la Regione ha finanziato controlli sul rispetto di questi divieti. La cifra appare sproporzionata alle dimensioni del territorio interessato dai divieti. Quanti saranno questi pattugliatori?