Pietro Gerosa con una scolaresca al Museo della Fein
Se n’è andato per raggiungere altri che avevano fatto un passo avanti dopo aver dedicato tutta la vita alla salvaguardia del territorio: la Brianza. Anche i carpini del complesso arboreo si sono ripiegati in quel silenzio, nel ricordo di un uomo che ha vissuto a lungo tra loro curandoli durante il passaggio delle stagioni.
È stato il geloso custode e fido collaboratore dagli anni sessanta dello scorso secolo dell’Osservatorio Ornitologico di Arosio – ora Fondazione Europea IL NIBBIO – profondendo ogni più saggio e semplice sapere che gli derivava dall’aver vissuto in quei campi e in quei boschi che conosceva meglio di ogni altro e che ha sempre tutelato con un intelligente modo di vita, lui un ragazzo dalla terza elementare, ma concreto autodidatta della vita della natura.
Alla moglie Adele, ai figli Laura (che con tanta attenzione segue l’operato del padre all’Osservatorio Ornitologico FEIN), Carlo e Piera vada il nostro memore ricordo per un uomo che amò la sua terra come gli uccelli, eterni viandanti del cielo che tutelò con la saggezza della sua Brianza.