L’Associazione Cacciatori Veneti – Confavi ha inviato una richiesta alla Regione del Veneto di regolamentazione della mobilità venatoria per la caccia alla selvaggina migratoria, e di adeguate risorse per finanziare la realizzazione di progetti di informazione e sensibilizzazione cacciatori.
Secondo la Presidente di Acv, Maria Cristina Caretta, le risorse andrebbero a fornire adeguate conoscenze sulla corretta gestione del patrimonio faunistico e degli habitat naturali "ma soprattutto per sensibilizzare i cacciatori sulla necessità di contrastare efficacemente il deprecabile fenomeno del bracconaggio che, oltre ad arrecare un danno incalcolabile al patrimonio faunistico finisce per danneggiare l’immagine del cacciatore che, troppe volte, in maniera strumentale, viene confuso con il bracconiere".
"Riteniamo -ha dichiarato la Presidente Caretta -che una parte delle risorse introitate dalla Regione del Veneto, attraverso le tasse di concessione regionale pagate annualmente dai Cacciatori, possa essere utilizzata per finanziare la realizzazione dei sopracitati progetti".
Visto il ritardo con il quale sarà approvato il nuovo Piano Faunistico Venatorio Regionale del Veneto, Caretta ha chiesto che sia approvata la norma che possa regolamentare la mobilità venatoria in Veneto per la caccia alla selvaggina migratoria, opportunità già garantita ai cacciatori in molte altre regioni italiane.