Le richieste di sospensione della caccia dopo gli incendi e la siccità della scorsa estate continuano ad avere effetti. In Campania il 28 novembre scorso la Regione ha convocato un tavolo di confronto dopo una mozione del Movimento 5 Stelle che torna a chiedere la sospensione della caccia per almeno un anno.
Al tavolo, alla presenza del consigliere delegato all'agricoltura, Franco Alfieri, c'erano da una parte il Presidente di Federcaccia Campania, Andrea Ferrara, e gli ambientalisti Wwf e Legambiente dall'altra. Per conto dei grillini presenziava la consigliera Maria Muscarà, che a seguito dell'incontro ha parlato della sua iniziativa volta a chiedere “almeno la tutela della beccaccia”.
A sostegno di queste posizioni, durante l'incontro, è stato presentato un documento tecnico, a firma di Maurizio Frassinet, ornitologo di Asoim che giustificherebbe la sofferenza di alcune specie, in particolare di moriglione e, appunto, la beccaccia. A questo documento oggi rispondono le associazioni venatorie della Campania, riunite nel coordinamento Cav, inviando in Regione le proprie controdeduzioni, a firma del tecnico Fidc Michele Sorrenti a sostegno dell'attuale calendario venatorio.
"I dati presentati dal dottor Frassinet - spiega Sorrenti a BigHunter.it - sono troppo parziali e non omogenei e dunque non consentono di fare valutazioni sulla regione Campania. Parlando di specie migratrici ad ampio raggio, come è la beccaccia, non ha senso rilevare tendenze regionali". Per il moriglione, precisa Sorrenti, sono già state proposte da Fidc alla Regione (e inserite in calendario) limitazioni sul prelievo, con limiti giornalieri e stagionali.
Le associazioni venatorie nella loro lettera fanno notare che "il documento di Frassinet non appare in linea con i dati sulle due specie pubblicati su note riviste ornitologiche internazionali, e che lo stesso Ispra considera idoneo per la conservazione e la razionale gestione del moriglione un periodo di caccia compreso fra il 1 ottobre e il 20 gennaio, mentre per la beccaccia giudicata “LEAST CONCERN” ovvero di minima preoccupazione in tutti i paesi europei ed extra europei, ed inserita fra le categorie in cui sono classificate le specie comuni e diffuse per le quali non sono previste misure di gestione particolari, un periodo di prelievo compreso fra il 1 ottobre ed il 20 gennaio è teoricamente compatibile e non sottopone ad alcun rischio la consistenza della specie".
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