"C'era una volta il lupo cattivo". Questo il titolo della trasmissione di Rai tre Indovina chi viene dopo cena di lunedì 4 dicembre, condotta dalla giornalista di Report Sabrina Giannini.
Si parla di lupo dunque? Anche, ma solo per smontare la favola di cappuccetto rosso. In realtà il vero lupo cattivo è il cacciatore. Che sia una figura importante nel mantenimento dell'equilibrio tra le specie, questa sì è una favola, dice la Giannini in apertura, svelando tutto il tenore del seguito del programma: una vergognosa crociata anticaccia basata sulle posizioni animaliste, costruita al solo scopo di denigrare una categoria di cittadini, senza minimamente tener conto delle opinioni degli interessati. Questa, purtroppo, è la tv pubblica.
"Questa volta si vede, più da vicino, come predatori e prede siano costretti a un precario equilibrio anche qui in Italia - si legge nella presentazione del servizio sul sito della rete -, minacciati dalla caccia, dal bracconaggio e dalla riduzione del loro habitat naturale. Lupi, cinghiali, orsi marsicani, orsi bruni, sono davvero così cattivi e aggressivi? Sono protetti oppure la specie protetta è quella dei cacciatori? Una denuncia sulla gestione della caccia e del patrimonio faunistico italiano".
Non c'è altro termine: semplicemente vergognoso. C'è da augurarsi che le associazioni venatorie, per una volta unitariamente, si facciano sentire col presidente della Rai e la commissione di vigilanza, col Presidente del Consiglio, con tutti i parlamentari, con i governatori delle regioni e con l'Ordine dei giornalisti.