Dopo quasi vent’anni, la Regione Puglia ha una nuova legge sulla caccia. La legge è stata definitivamente licenziata dal Consiglio regionale lo scorso 5 dicembre. “Una giornata storica per il Consiglio regionale - commenta l’assessore Leonardo di Gioia -: con una legge siffatta facciamo un importante passo in avanti, scalzando finalmente un testo di legge oramai superato, ovvero quello del 1998, licenziando un ddl che rappresenta un punto di equilibrio concreto per la tutela della paesaggio, dell’ambiente, del territorio agricolo e, naturalmente, del settore della caccia”.
“Tra le novità rilevanti della legge approvata quest’oggi, sono certamente l’introduzione della tutela della fauna selvatica, la disciplina delle diverse zone di protezione, insieme alla revisione degli ambiti territoriali di caccia. Siamo soddisfatti per il risultato raggiunto, sopratutto per una modalità di lavoro svolto nella piena condivisione e collaborazione di tutte le forze politiche consiliari, certe della necessità di dover offrire un riferimento normativo chiaro ed efficace per mettere ordine in un settore importante ma spesso causa di diatribe e frizioni tra interessi contrapposti. Il testo che oggi abbiamo, invece – precisa di Gioia –, recepisce le istanze di tutti i soggetti coinvolti nella gestione dell’attività venatoria e nella tutela della fauna selvatica, ovvero ambientalisti, associazioni di categoria, enti pubblici
Continua il comunicato di Di Gioia: "la legge è intervenuta opportunatamente sulla pianificazione dell’attività venatoria, sui diversi istituti di protezione, sull’organizzazione e gestione degli ambiti territoriali e sulla vigilanza della caccia, come anche sul migliore utilizzo dei proventi delle tasse venatorie regionali e sulla ridefinizione e funzionamento del comitato tecnico faunisitico venatorio".
“Prossimo passo - conclude - è legato all’approvazione del nuovo piano faunistico venatorio regionale, nonché alla riorganizzazione dei comitati di gestione degli ATC e della valorizzazione delle funzioni degli osservatori faunistici regionale e territoriale”.