Con una lettera aperta le associazioni che compongono il
tavolo degli Stakeholders hanno comunicato a
Federcaccia il loro disappunto in merito alla pubblicazione del proprio testo di
modifica alla 157, accusando l'associazione di aver rotto così di fatto l'unione delle sigle per una
proposta condivisa. “Tale testo – scrivono gli Stakeholders - è per la maggior parte in netto contrasto con il Documento congiunto sottoscritto dalle associazioni aderenti al
Tavolo degli Stakeholders e con il lavoro che né è conseguito. Per la rimanente parte, nel testo figurano sezioni del lavoro prodotto dal Tavolo indebitamente utilizzate e peraltro manipolate, con il risultato di falsarne, in vari casi, la lettera e lo spirito”. Duri i toni della lettera (firmata da Amici della Terra, Arci Caccia, Confederazione Generale dell’Agricoltura Italiana, Confederazione Italiana Agricoltori, Confederazione Nazionale Coldiretti, Fare Verde, Italcaccia, Legambiente, LIPU, WWF) che a Federcaccia contesta di
aver stravolto i lavori del tavolo che negli scorsi mesi ha valutato tutte le proposte di modifica, giungendo ad una sintesi: “L’attuale scelta compiuta da Federcaccia – si legge nel testo della lettera - mette gravemente a rischio tale sintesi, in un momento in cui peraltro nel Paese la riapertura del conflitto tra le parti è oramai in atto”. Il tavolo ora
chiede a Federcaccia di fare un passo indietro: “Chiediamo dunque che Federcaccia, in coerenza con il corretto comportamento tenuto dalle altre 10 organizzazioni, chiarisca in modo urgente, inequivocabile e definitivo la propria posizione, a partire dalla
sospensione di qualsiasi iniziativa sulla legge 157/92 che sia esterna a quelle del Tavolo e dalla rimozione dal proprio sito del testo di cui sopra”.