In polemica diretta con Acl, Lorenzo Bertacchi, presidente della Fidc di Bergamo imputa all'associazione di aver creato confusione con la richiesta di chiarimenti sulla segnatura sul tesserino dei capi abbattuti in appostamento.
“Come Federcaccia Bergamo - scrive in un commento su BigHunter.it Bertacchi - è dall'anno scorso che stiamo presentando ricorsi su questa cosa ritenendo la sanzione così calcolata ingiusta. Ad oggi avevamo ottenuto dagli stessi uffici regionali l'applicazione della legge 689/81 laddove prevede che in caso di violazione reiterata della stessa norma con la medesima azione non venissero date diverse sanzioni ma una sanzione unica, pari al triplo del minimo edittale – scrive Bertacchi - . Ovviamente i cacciatori coinvolti, trovandosi magari con una sensibile riduzione della sanzione, non hanno poi voluto fare ricorso anche in Tribunale”.
"Peraltro - precisa Bertacchi - la norma della legge 689/81 non è chiarissima, sarebbe perfettamente corretta anche l'interpretazione data dalla Direzione Generale, dal momento che dovendo segnare ogni preda dopo ogni singolo abbattimento, ogni volta l'omessa segnatura rappresenterebbe una condotta diversa". "Ora anche i cacciatori bresciani - continua - avranno la certezza di vedersi comminata la sanzione moltiplicata per ogni singolo capo e tutti i ricorsi pendenti avanti agli UTR saranno respinti grazie a quanto messo nero su bianco dalla DG Agricoltura su espressa richiesta... Proprio perchè questi casi richiedono un esame congiunto sarebbe stato interessante che ACL e ANUU chiedessero a Federcaccia quale fosse lo stato dell'arte a fronte dei ricorsi presentati nel 2016, prima di richiedere un parere boomerang".