Arcicaccia Veneto critica l'emendamento presentato dal Consigliere Sergio Berlato che stabilisce di destinare alle associazioni venatorie, riconosciute a livello nazionale e regionale, il 20% delle risorse provenienti dalle tasse di concessione regionale versate dai cacciatori. "Ancora ancor più singolare - scrive il Presidente regionale Arcicaccia Giuliano Ezzelini Storti - se si legge nel merito cosa servirebbero questi soli: per finanziare progetti di informazione e sensibilizzazione ai praticanti il culto della dea Diana...".
Proesegue la nota: "Ci poniamo un quesito. I cacciatori versano allo stato ed alla regione delle cospicue tasse ammontanti per ciascuno di essi : € 173.16 a favore dello Stato e € 84.00 a favore della regione. Orbene, molte di queste persone sono pensionati e fanno fatica ad arrivare alla fine del mese. Il calo di cacciatori di questi anni è anche per "via economica", legato alla crisi. Per questa ragione, forse, non era più opportuno che, qualora ci sia la possibilità di ricavare delle risorse nel bilancio regionale a favore della caccia, queste siano destinate alla riduzione delle tasse di concessione annuale piuttosto che a finanziare fantomatici progetti predisposti dalle associazioni venatorie “riconosciute a livello nazionale e regionale”?".
"E appare ancor di più strumentale - scrive ancora Ezzelini Storti - che proprio dal massimo rappresentante di una delle associazioni venatorie provenga un simile emendamento. Sappiamo che la discussione avvera' nei prossimi giorni e che siamo difronte ad una evoluzione dal punto di partenza, ma auspichiamo comunque in un "ravvedimento operoso" da parte del Consiglio Regionale che ci pare più sensato".
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