La tradizionale messa di S. Uberto delle riserve della Valle dei Mocheni, celebrata da don Dario Sittoni, parroco di Canezza e Serso è stata più che una messa dedicata ai cacciatori. Il don, già noto alle cronache di Trento per la sua passione venatoria e per gli attacchi ricevuti dagli animalisti, ha appena spento 79 candeline, e dopo 60 anni da cacciatore, ha annunciato che metterà un punto alla sua vita da cacciatore. "Non volentieri - ha detto -, ma per ordine delle mie gambe.
Questa messa - ha aggiunto - è per me quindi di ringraziamento perchè, dicano quello che vogliono, nella caccia ho trovato aria, sole, vita della natura, semplicità, soprattutto amicizia, e di questo voglio dire grazie a voi, amici cacciatori. Mi restano ancora i bei ricordi".
"Diranno di me che ero anche un buon prete, perchè me lo disse Mario Rigoni Stern che c'è una bella tradizione di preti cacciatori, e che sono i migliori. Per me non sono i migliori, ma i più normali. Conservate la passione della caccia che è sanità di mente e di corpo, e tenetemi sempre nell'elenco degli amici" ha detto alla platea di cacciatori.