In Veneto, contro la richiesta di fondi alle associazioni venatorie avanzata dall'associazione Cacciatori Veneti e presentata alla Legge di stabilita' da un emendamento di Sergio Berlato, si schiera ora anche l'ex assessore alla caccia (e attuale assessore al Lavoro) Elena Donazzan.
A commento della nascita della cooperativa industriale Ferroli di Verona, grazie all'impegno dei lavoratori, la Donazzan ha dichiarato: "a fronte di questo sforzo straordinario dei lavoratori, delle tante crisi aziendali che seguo dal mio ruolo regionale, a fronte della finanza che sempre manca quando c’è da sostenere idee per fare impresa ci sono in bilancio regionale soli 200 mila euro. Poi la rabbia esplode - continua l’assessore - quando vengo a sapere che ci sono emendamenti che darebbero 700 mila euro alle associazioni venatorie per fare formazione, educazione culturale o forse campagna elettorale".
"Sono a favore della caccia - ha detto Donazzan - ma sono convinta che i cacciatori padri di famiglia, operai o imprenditori o nonni di nipoti che debbono emigrare all’estero voterebbero con me per non finanziare una non meglio precisata attività culturale delle associazioni venatorie, ma preferirebbero aiutare le imprese, i giovani, gli anziani in difficoltà".
Secondo il quotidiano Il Corriere del Veneto dopo lunghe trattative, Berlato pare abbia intenzione di ritirare il corpus di emendamenti presentati a fronte di un accordo che avrebbe dimezzato le richieste: 350 mila euro ma non a pioggia come richiesto bensì sulla base di progetti presentati alla Regione. In realtà si tratterà di 200 mila euro per i progetti culturali delle associazioni venatorie e 150 mila per il software dedicato alla mobilità venatoria che, però, sarà gestito direttamente dalla Regione.