Dopo le critiche dell'Assessore al Lavoro Elena Donazzan sulle risorse da destinare alle associazioni venatorie nel collegato di bilancio, anche il segretario regionale della Lega Nord, Gianantonio Da Re ha espresso le sue perplessità sulla misura: “avevo avvertito i miei, a quanto pare non mi hanno ascoltato – ha detto - . Non sarà semplice spiegare fuori dal Palazzo che in un momento in cui si taglia tutto, a volte perfino il Sociale, vengono trovate centinaia di migliaia di euro per non meglio precisati progetti di promozione e comunicazione dei cacciatori”.
Ma Gianluca Forcolin, sempre in casa Lega la pensa diversamente: “la cifra non sarà quella chiesta dal capogruppo di Fratelli d’Italia - dice Forcolin - ma la metà, circa 350 mila euro a cui si aggiungeranno 100 mila euro per il software dedicato alla gestione della mobilità venatoria. Si tratta di soldi provenienti dalla tassa di concessione pagata dai cacciatori, circa il 10%. Lo stesso avviene da anni con i pescatori, attraverso il Tavolo Blu e nessuno ha da ridire”.
Interviene anche Sergio Berlato, autore della proposta. “Ogni cacciatore paga ogni anno 173 euro allo Stato e 84 euro alla Regione. Si tratta di utilizzare una parte ridottissima di queste tasse per iniziative contro il bracconaggio, che stanno a cuore ai cacciatori perché i bracconieri ne ledono l’immagine, e per un aggiornamento delle regole che cambiano di continuo. Tutti i progetti, ovviamente, saranno rendicontati fino all’ultimo centesimo". Riguardo alle parole della Donazzan, Berlato ribatte: "Il suo assessorato può contare su un budget di 194 milioni. E il problema sono 350 mila euro?”.
La discussione su questa proposta in Consiglio regionale proseguirà oggi, 21 dicembre.