Con un emendamento alla legge di stabilità 2018 il Consiglio regionale del Veneto ha integrato la legge regionale sulla caccia (lr 50/1993) impegnando i cacciatori a finanziare - con i proventi delle tasse di concessione regionale - attività di formazione del mondo venatorio e di sensibilizzazione contro il bracconaggio.
“L’emendamento proposto dalla Giunta e approvato dall’aula consiliare – commenta l’assessore all’Agricoltura e alla caccia, Giuseppe Pan – destina una quota delle tasse di concessione regionale, pagate annualmente dai cacciatori, ad attività di tutela ambientale e di corretta gestione dell’ecosistema e della fauna selvatica. Si tratta di un intervento significativo, che vale 350 mila euro l’anno, pari a circa il 10 per cento dei proventi della tassa di concessione regionale pagata dalle 42 mila ‘doppiette’ attualmente in attività, rivolto a sensibilizzare e responsabilizzare i cacciatori e le associazioni venatorie del Veneto ad una corretta gestione del patrimonio faunistico e dell’ecosistema ambientale”.
“Con questa nuova norma – aggiunge Pan – introduciamo un meccanismo virtuoso di ulteriore responsabilizzazione del mondo venatorio. Il nuovo fondo regionale istituito consentirà di finanziare progetti di istruzione, formazione a sostegno di iniziative coordinate di controllo della fauna problematica o invasiva, come nutrie e cinghiali. In questo modo i cacciatori saranno coinvolti attivamente e responsabilizzati nella corretta gestione della fauna e dell’ecosistema, così come prevedono le più recenti direttive europee e gli ultimi interventi legislativi nazionali in materia”.
Il testo approvato prevede che la Giunta conceda “contributi a favore delle associazioni venatorie riconosciute a livello nazionale o regionale per finanziare progetti di informazione e di sensibilizzazione dei cacciatori del Veneto, progetti predisposti e realizzati per favorire adeguate conoscenze sulla corretta gestione del patrimonio faunistico e degli habitat naturali, per contrastare il deprecabile fenomeno del bracconaggio, per favorire la conoscenza delle normative in continuo aggiornamento che regolamentano l’esercizio dell’attività venatoria, la gestione delle specie invasive e dannose e la gestione dei grandi carnivori e per interventi di miglioramento ambientale”.