Il presidente di Arci Caccia Osvaldo Veneziano ha così commentato la notizia dell'uccisione di una cicogna a Correggio “è un gravissimo ed inqualificabile atto di bracconaggio” di fronte al quale "rivolgiamo un appello al Corpo forestale dello Stato, ai Corpi di vigilanza dello Stato per intensificare la vigilanza", aggiunge Veneziano, che si mette a disposizione "anche con le nostre guardie volontarie per le forme di collaborazione che si riterranno più efficaci per stroncare gli episodi di bracconaggio".
Questo episodio secondo Veneziano deve far ragionare anche sulle proposte per la modifica della 157 : “al fine di creare un clima piu' sereno adesso – dice infatti Veneziano - ci auguriamo che al Senato si ritiri la legge sulla caccia del Pdl che ha fornito fondati argomenti alle polemiche che si moltiplicano esponenzialmente di ora in ora". Insomma per Veneziano è giunto il momento di cambiare rotta "Le leggi 'provocatorie' sono dei politici che le scrivono per interessi molto particolari e poi le scaricano sui cacciatori che di queste non hanno responsabilità e colpa". Secondo Veneziano, a causa anche della dura campagna di delegittimazione ordita dalla stampa, si sta tornando indietro di secoli "rappresentati agli occhi dei cittadini europei non per quello che siamo: un paese che pratica un'attivita' venatoria responsabile ma, per una nazione sottosviluppata con una caccia senza dignità, etica, senza cultura dell'ambiente e della conservazione della fauna così come la vorrebbero certi senatori".
Ecco come Veneziano spiega le sue perplessità sul disegno di legge unificato da Orsi: "il Senato ha modificato ieri con voto unanime la legge 157/92 sulla caccia per superare le procedure d'infrazione". Il testo della maggioranza – sottolinea il presidente di Arcicaccia - "e' la copia di quello di centro sinistra". I contenuti, sostiene, "sono gli stessi del decreto respinto dalla Camera a maggio che pure sollevò allora preoccupazioni nel mondo venatorio. Il voto ha dimostrato che queste norme sono ineluttabilmente da recepire pena essere sanzionati".
"Perchè - chiede quindi il presidente di Arci caccia - non si può fare un tavolo maggioranza, opposizione, ambientalisti, agricoltori e associazioni venatorie per adeguare la legislazione e apportare le integrazioni opportune"? E' grave, continua Veneziano, "che la politica sembra provi 'piacere' a promuovere lacerazioni e scontri. Altre sono le emergenze degli italiani". Se si vuole- assicura- c'e' tempo e modo per fare tutto e bene. Chi non lo vuole - conclude Veneziano - non ha a cuore gli interessi generali dei cittadini tutti che sono i proprietari del patrimonio faunistico".