A Sassuolo, a seguito dell'avvio del piano di controllo di alcuni cinghiali, è in atto una continua protesta animalista. Sia sul campo, attraverso azioni di disturbo e di intimidazione nei confronti dei cacciatori abilitati, che sui social, a colpi di accuse alla caccia e agli amministratori, per non aver scelto strumenti alternativi all'uccisione (in realtà sono già stati tentate catture, dissuasori senza risultato). La Lav, il Movimento animalista della Brambilla e altri gruppi più estremi fanno di tutto per interrompere i contenimenti.
E tutto questo nonostante l'operazione sia partita a seguito di gravi incidenti stradali. L'ultimo solo pochi giorni fa, come testimonia la vittima, una nota ristoratrice di Pontenuovo. “Se invece di schiantarmi contro una pianta di modeste proporzioni avessi centrato un platano adesso sarei all'altro mondo” dichiara alla Gazzetta di Modena a seguito dell'incidente avuto con la sua macchina nel tentativo di schivare alcuni cinghiali. La vicenda è avvenuta a pochi giorni dalla battuta, con l'ausilio di una trentina di cacciatori, nella zona del Secchia, distante in linea d’aria poco meno di un chilometro da dove è avvenuto l’incidente. Gli animalisti hanno dato la colpa proprio agli spari, come se gli incidenti stradali prima degli abbattimenti non fossero mai avvenuti.
"Questa era l’unica via percorribile - spiega l’ispettore della polizia provinciale Claudio Gibertini - Nel piano di controllo dei cinghiali prima utilizziamo i metodi ecologici. Avevamo tentato la cattura con le gabbie o i dissuasori olfattivi, che tenessero gli animali lontani dalle zone abitate. Nemmeno il tiro selettivo aveva funzionato". L'alternativa proposta dagli animalisti, per altro, è del tutto inapplicabile. Chiedono che tutti i cinghiali siano catturati e sterilizzati.
Sul canale Youreporter due giorni fa è stato pubblicato un video che testimonia la presenza di attivisti sul campo. Nel video si vedono 4-5 soggetti che tentano di entrare nella zona circoscritta dalle autorità, per ovvi motivi di sicurezza. E alcuni agenti di polizia costretti a scortarli per evitare incidenti.