Sembra praticamente certo che Sergio Berlato sarà candidato in Veneto per Fratelli d'Italia, stimata dai sondaggi al 5, 6%, come ricorda lo stesso consigliere veneto in un'intervista rilasciata al Mattino di Padova del 15 gennaio scorso. "Tirate le somme siamo a 4 parlamentari sicuri da eleggere" annuncia.
Ma non necessariamente sarà lui ad andare in Parlamento. "Sabato a Bologna - dichiara Berlato - ho ribadito a Giorgia Meloni la mia volontà di voler restare in Veneto, ma la leader nazionale insiste perchè nelle liste io ci sia, per il mio ruolo di coordinatore regionale". "Le liste le ho già depositate a Roma - continua Berlato -, con la quota del 40% di donne e molti imprenditori pronti a scendere in campo".
E a chi su facebook gli ricorda che prima di andare a Roma ha parecchie promesse elettorali da mantenere ai cacciatori, risponde: "premesso che io, ho già chiesto di rimanere in regione, voglio ricordare che in regione, in poco più di due anni, abbiamo fatto approvare le leggi che hanno regolarizzato tutti i tipi di appostamenti ad uso venatorio, la legge sul servizio di vigilanza regionale, la legge sulla corretta gestione di tutte le specie di fauna selvatica, la legge sul contenimento delle nutrie, la legge che consente la mobilita’ per la caccia alla selvaggina migratoria in tutti gli ATC del Veneto, la legge che punisce chiunque voglia intenzionalmente impedire l’esercizio della caccia e della pesca, la legge che utilizza una parte delle tasse di concessione pagate dai cacciatori per finanziare i progetti realizzati dalle associazioni venatorie per informare e formare i cacciatori e per contrastare il deprecabile fenomeno del bracconaggio, il calendario venatorio unico regionale, il nuovo tesserino venatorio a lettura ottica ma a compilazione semplificata".
"Manca la soluzione alla questione delle cacce in deroga e degli impianti di cattura, - precisa Berlato - soluzione che non può essere trovata a livello regione ma che può essere trovata solo a livello nazionale con la modifica dell’art. 19bis della l.s. n. 157/92".