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Contenimento cinghiali: In Umbria proposta filiera carne


venerdì 26 gennaio 2018
    

La consigliera regionale umbra Carla Casciari ha presentato una mozione che sollecita la Giunta regionale ad “instaurare in Umbria un sistema di filiera corta che sappia valorizzare la qualità della carne ottenuta dall'attività di contenimento dei cinghiali”. Proprio negli scorsi giorni la mozione è stata rimandata in Commissione dal Consiglio regionale per ulteriori approfondimenti.

La consigliera Pd si è detta soddisfatta della decisione
. "Sarà l'occasione - ha detto - per studiare con maggiore attenzione il tema dell'abbattimento selettivo ed, attraverso un'analisi accurata, arrivare a delle soluzioni concrete per permettere la creazione in Umbria di una nuova 'economia' locale ed allo stesso tempo per creare le condizioni per l’instaurazione di un sistema di qualità delle carni di selvaggina che poi finiscono sulle nostre tavole”.

La mozione chiede la creazione di un sistema che preveda il conferimento degli animali abbattuti nella caccia da contenimento e la loro lavorazione presso mattatoi specificatamente autorizzati e a disposizione delle squadre. "La filiera - ha detto Casciari - , oltre alle istituzioni regionali e locali, al Dipartimento di prevenzione e del Servizio sanitario e agli Ambiti Territoriali di Caccia, potrebbe coinvolgere attivamente anche i Parchi dell'Umbria, luoghi di maggior presenza delle specie di ungulati, con l'obiettivo finale di creare un marchio locale da promuovere anche sui mercati nazionali ed internazionali”.

L'esponente del Partito Democratico ha fatto presente che nonostante la Regione Umbria abbia disciplinato il prelievo venatorio del cinghiale con piani annuali di gestione, in Umbria sono ancora ingenti (circa 2 milioni di euro l'anno) i risarcimenti per i danni in ambito agricolo e per gli incidenti stradali causati dalla fauna selvatica.

"Un passaggio fondamentale", commenta sulla stampa locale Arcicaccia Umbria: "certo la filiera delle carni non risolverà il problema dei numeri dei cinghiali presenti nella nostra regione, ma sicuramente dalle carni provenienti dagli interventi di contenimento della specie possono derivare risorse importanti da destinare all’indennizzo dei danni all’agricoltura e a misure di prevenzione da mettere in atto per mitigare il problema. Una filiera che sicuramente sarà in grado di produrre ricchezza e posti di lavoro, attraverso un utilizzo razionale della fauna selvatica. Pertanto auspichiamo che dopo il via libera del consiglio regionale, anche la giunta regionale avvii il percorso".
 
"Nei prossimi giorni - aggiunge Arcicaccia - dopo l’approvazione del Consiglio regionale di Arci Caccia saremo in grado di inviare ai competenti uffici regionali la nostra proposta di Piano di gestione dei conflitti faunistici, la quale dovrà essere discussa anche con le altre associazioni venatorie. La proposta tratterà diversi aspetti della gestione delle specie critiche, in larga parte rappresentata dal cinghiale, ma non solo. Il piano stato è stato elaborato con il supporto del compianto professor Bernardino Ragni e si basa sul principio della Wild Life Economy" chiude Arcicaccia.

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15 commenti finora...

Re:Contenimento cinghiali: In Umbria proposta filiera carne

Fascette non strinte,animali poryati via senza niente di tutti i tempi,libretti manomessi da capigruppo col benestare dei capi area..... Seletuovi bracconieri

da Selettori i nuovi bracconieri 27/01/2018 14.47

Re:Contenimento cinghiali: In Umbria proposta filiera carne

Io parlo per me non certo per una categoria!! Conosco molto bene gli uni e gli altri credimi (facendone parte) e.....so bene come stanno le cose. Un idea te la,fai anche leggendo qua..

da Springer Toscano 27/01/2018 12.24

Re:Contenimento cinghiali: In Umbria proposta filiera carne

Cari selecontrollori, parliamo delle fascette lente, delle teste riproposte più volte e lo scambio dei capi ? State boni per favore, il più pulito ha la rogna, magari volete pure far vedere che state a fare un favore all'ambiente, su dai, ripeto STATE BONI

da educati si ma non scemi 27/01/2018 9.26

Re:Contenimento cinghiali: In Umbria proposta filiera carne

Mi piace il confronto, anche vivace portato avanti con chi la pensa diversamente. Sono sempre educato e sono anche disposto a tollerare una "controparte" che difetta un po' sotto questo aspetto (anche se la mia stima nei suoi confronti in tal caso scende e non poco...e in questo Toscanello...) La cosa che veramente pero' mi fa cascare le braccia e decidere di dedicare il mio tempo ad altro e' quando, per sostenere le proprie tesi (evidentemente a corto argomentazioni valide) si tirano fuori dal cilindro castronerie o peggio ancora cose irreali, non vere, false insomma. Ecco davvero a quel punto o mi arrabbio o...molto piu' frequentemente mi metto a ridere e chiudo il dialogo. Toscanello ti hanno e mi hanno letto tutti....ho tollerato attacchi e offese (vvalutando da dove venivano ovviamente) ma nel tuo ultimo post lo stridore delle unghie che strisciano sugli specchi e' diventato assordante. Ti ringrazio per la sonora risata che mi hai fatto fare e DISTINTAMENTE TI SALUTO.

da Springer Toscano 26/01/2018 23.13

Re:Contenimento cinghiali: In Umbria proposta filiera carne

Credo sia evidente cosa ti interessa a te Toscanello.....ti do un indizio...si cuoce!! Gli ungulati allo stato attuale sarebbero una risorsa che da segni di esaurimento??? Mi morire da ridere!!!! Ma dove vivi?? Segui il consiglio che ti ho dato tempo fa.....metti gli scarponi e vai a farti qualche passeggiata. Ahahahaha

da Springer Toscano 26/01/2018 22.44

Re:Contenimento cinghiali: In Umbria proposta filiera carne

Oh mamma adesso siamo ai lucratori ...ricordo di aver parlato di manovalanza pagante .....qui il concetto è ben peggiore,in quanto un mentecatto si propone di gestire un bene dello stato che altri pagano per prelevare e da cui ne vuole pure trarre profitto.Il nostro springer toscano poi ci vorrebbe anche fare l'elemosina di concederci ben 5 o 10 kg di carne all'anno per per l'avvenuta manovalanza che abbiamo apportato pagando...addirittura......... Ora ti spiego una cosa in italiano...Il modello toscano è una porcheria antitetica alla gestione di un bene comune quale è la fauna selvatica.Il Cacciatore ,non è né un manovale,ne un servo della gleba ,al quale il feudatario de noantri concede un po' di ciccia al pari del cane a cui si allunga un tozzo di pane per stare buonino,mentre lui si fa grossa la pancia.Il cacciatore gestisce una risorsa ,non fa lo spazzino ,razzia tutta la risorsa per compiacersi di un tozzo di ciccia.Questo modello porcheria si addice ai razziatori compulsivi che nulla hanno a che fare con i Cacciatori,e si farà in ogni modo per contrastarlo e riportarlo nell'alveo della legalità legislativa,sancito dalla 157, che con molti difetti è la legge che fino ad ora ci permette di cacciare e conservane,non di predare a comando?Cacciatori,e ve ne sono ancora molti stufi di razzie su comando degli agricoltori e della politica e con a cuore la gestione e la conservazione di una risorsa che sta diventando esauribile,Per malagestione ed inettitudine socio politica

da Toscanello 26/01/2018 20.56

Re:Contenimento cinghiali: In Umbria proposta filiera carne

Minacce ? abbassarsi a ciò ? ma x l'amor di Dio....voi volete togliere tutto l'anno,altri no (me compreso) ! Ce lo consenti SCERIFFO ?

da Massi 26/01/2018 15.36

Re:Contenimento cinghiali: In Umbria proposta filiera carne

Massi....siamo alle minacce?? Spero di aver capito male ma...lo terrò presente qualora si presenti l' occasione.

da SPRIGNER TOSCANO 26/01/2018 15.27

Re:Contenimento cinghiali: In Umbria proposta filiera carne

selecosa ? ahahahhaha selezione.Ma abbi il coraggio di chiamarla col suo vero nome. Pochi che scrivono ma molti che agiscono.Specie da mercoledì in avanti..

da massi 26/01/2018 15.09

Re:Contenimento cinghiali: In Umbria proposta filiera carne

.

da Cc 26/01/2018 15.01

Re:Contenimento cinghiali: In Umbria proposta filiera carne

Bene.....vedo che il modello toscano (nonostante le critiche di alcuni...a dire il vero pochi e sempre i soliti) stà facendo proseliti. RIMESCOLO...concordo con te sulla gestione economica delle carni. Per quanto riguarda invece chi deve intervenire, la farei molto più semplice....PIANI DI PRELIEVO (nelle zone vocate e non) E ABBATTIMENTI PER CLASSI E SESSI (nelle zone vocate e non). Nelle zone vocate caccia in braccata dal 01/10 al 15/01 (o al 31/12) e poi selezione per il completamente dei piani. Nelle zone non vocate.....selezione per tutto l' anno e nel mese di dicembre le squadre portano a termine il piano di abbattimento!!! Le carni.....una certa quantità al cacciatore che so... 5/10 kg annui) e il resto al centro autorizzato che riconosce un rimborso spese al cacciatore. Non credo ci vorrebbe la luna!!

da springer toscano 26/01/2018 14.47

Re:Contenimento cinghiali: In Umbria proposta filiera carne

Questa insieme ai diversamente bianchi è un’altra delle risorse “bandiera rossa” caricata sulle spalle del popolo dove lui paga ne subisce disagi e violenza e le cooperative lucrano. Se è una risorsa , e siete onesti, IL CHE DA SEMPRE DUBITO ASSAI dovreste lasciare fuori dal risarcimento danni la gabella che pretendete da chi esercita caccia esclusiva come i migratoristi. Anzi non pretenderla affatto in quanto nulla fate e nulla vi costa per gestirla e riprodurla. L’unico selvatico che crea danno all’agricoltura sono gli storni seguita dai piccioni e tortore metropolitane che come è noto la caccia a queste specie è vietata. Anche se la legge prevede che tutti, migratoristi compresi, devono pagare il pizzo = atc almeno con quei soldi fateci ripopolamenti veri e non quella schifezza del pronta caccia a cui attingete a piene mani in giorno prima di ogni apertura. Vergogna

da Che schifo 26/01/2018 12.00

Re:Contenimento cinghiali: In Umbria proposta filiera carne

bella proposta

da Umberto 26/01/2018 11.10

Re:Contenimento cinghiali: In Umbria proposta filiera carne

raggiunta normalità gestionale, gli agricoltori e i privati cittadini colpiti da tali scorribande notturne di cinghiali e altre specie competitive. Ogni squadra di cinghialai regolarmente iscritta all'albo provinciale, dovrebbe collocare nel gruppo di gestione ungulati (SELETTORI-CONTROLLORI-GESTORI), un numero paritario di persone esperte e professionali, qualificate per tale mansione, in collaborazione con gli agenti della vigilanza venatoria e forestale, oltre ad ogni pubblico ufficiale dell'arma della polizia e dei carabinieri. La struttura immobile che dovrebbe ospitare le carcasse della selvaggina ungulata eventualmente abbattuta, fornita di adeguate celle frigo per il mantenimento e la lavorazione delle carni regolarmente certificate dal servizio sanitario a normativa europea, dovrebbe collocarsi in un punto geograficamente comodo e accessibile da ogni comune, a loro spese con gestione intercomunale, struttura che potrebbe essere utilizzata anche per trasformazione di carni selvatiche, pregiate e di sicuro mercato e consumo certificato di origine, e tradizione. Questa è la caccia che vorrei, gestire una calamità e farla diventare una risorsa, senza che questa risorsa venga distrutta o male utilizzata da pochi sparuti nostalgici di una predazione fine a se stessa. A disposizione per eventuali chiarimenti e approfondimenti, Con rispetto e stima, Bianchi Renato, cacciatore e interprete libero..... Campiglia via Guerrazzi 11

da Rimescolo 26/01/2018 10.48

Re:Contenimento cinghiali: In Umbria proposta filiera carne

CAMPIGLIA M/MA 18/08/2014 AI SIG.RI SINDACI di - CAMPIGLIA M/MA - PIOMBINO - S.VINCENZO - SUVERETO - SASSETTA - MONTEVERDI LA CACCIA CHE VORREI...... Egregi signori Sindaci, spero vogliate analizzare quello che per me è un desiderio e un auspicio, e possa realizzarsi per diventare una gestione sovra comunale attiva, etica e funzionale come produzione di reddito certificato. La materia che intendo sottoporre alla vostra attenzione, si riferisce alla notevole presenza di specie selvatiche ungulate nel nostro territorio, con relative problematiche di varia natura che ciò comporta. Partendo dal presupposto e dalla logica che vuole una abbondanza alimentare meglio gestibile di una carestia, o di una carenza, vengo a proporre una possibile alternativa agli abbattimenti a scopo di contenimento danni alle colture agricole, o agli abbattimenti per la prevenzione di incidenti stradali, o abbattimenti per la distruzione di interi coltivi o danni alle proprietà, sia pubbliche, aziendali o private. Il problema ormai è annoso, e il cacciatore non può e non deve essere considerato il nemico degli agricoltori o della cosa pubblica, non può essere complice degli scempi che vengono perpetrati dai cinghiali ai danni delle colture intensive, o alla modifica e al depauperamento ambientale in luoghi di interesse sia pubblico che privato. La beffa paradossale è anche quella che abbiamo contro l'associazionismo ambientale e animalista, a loro dire siamo incapaci e sanguinari nell'affrontare il problema ungulati. La mia proposta (ovviamente soggettiva e libera) deriva da una presa di coscienza di uno stato attuale preoccupante, verte a gestire una situazione in modo altamente etico e professionale, che possa produrre reddito per l'intera val di Cornia, o quantomeno possa risarcire fino alla.

da Rimescolo 26/01/2018 10.45