La riserva naturale dell’area umida compresa tra i territori della Provincia di Pistoia e della Città Metropolitana di Firenze è una di quelle interessate dal piano di abbattimento degli ungulati previsti dalla Regione Toscana al fine di proteggere le biodiversità e scongiurare una pericolosa alterazione degli habitat naturali nelle aree protette, aree che come ha recentemente dichiarato anche il presidente dell’Atc 5 Firenze Sud, Giovanni Doddoli, “sono messe sempre più a rischio da una massiccia presenza di cinghiali”.
Circa 40 i cacciatori che hanno partecipato mercoledì 24 gennaio al corso della Regione Toscana per il contenimento degli ungulati nella riserva naturale del Padule di Fucecchio. Il corso, ospitato dal Comune di Fucecchio, era riservato a persone in possesso dell’abilitazione all’attività di controllo e alla caccia di selezione al cinghiale. Si tratta quindi di cacciatori esperti, che potranno essere chiamati in causa per contribuire a contenere le specie attraverso piani di abbattimento programmati dalla Regione sotto il controllo delle guardie volontarie incaricate dalla polizia provinciale.
"La massiccia presenza di ungulati - si legge in un comunicato del Comune - , oltre a creare danni a coltivazioni di particolare pregio nell’area naturale del Padule di Fucecchio, come in altre aree naturali in Toscana, rischia di alterare gli habitat naturali e di modificare il prezioso patrimonio di biodiversit�presente in queste zone. Per questo motivo, la Regione Toscana ha ritenuto opportuno pianificare un’attività che limiti localmente la presenza di cinghiali per tutelare l’attività agricola e le specie di interesse conservazionistico all’interno delle riserve naturali".